Il Garbage Patch State, lo stato senza confini composto dai residui di plastica galleggianti negli oceani, arriva alle Nazioni Unite. Si tratta di un enorme serpentone, una marea fatta di plastica. È l’opera trans-mediale dell’artista e architetto Maria Cristina Finucci, che farà il suo ingresso nella lobby del palazzo di vetro dell’Onu il prossimo 29 settembre, in concomitanza dell’apertura dell’Assemblea generale a New York e in occasione della presidenza italiana della Commissione europea. Con questa installazione si apre l’ultimo di una serie di interventi artistici che con performance, video e azioni artistiche ha dato vita al progetto Wasteland, lo stato spazzatura fondato dalla Finucci per associare un’immagine concreta e tangibile al disastro ambientale costituito dai residui plastici negli oceani.