L’estate di Milano

Milano

Il caldo stenta ad arrivare, molte gallerie chiudono i battenti e pochi musei sembrano rinnovare la loro offerta. Ma niente paura, la Milano dell’arte, invece, dedica pochi giorni alle sue ferie (per fortuna anche alle sue fiere!) e propone un agosto ricco di appuntamenti da non perdere. Ecco qui alcuni tra i “must see” dell’estate milanese. Palazzo Reale sembra essere una meta obbligata di quest’estate. Se la grande mostra dedicata a Mimmo Rotella, curata da Germano Celant, sembrava non essere abbastanza, ecco che la Sala delle Cariatidi apre le sue porte ad una grande personale dell’artista giapponese Takashi Murakami. Curata da Francesco Bonami, la mostra presenta i lavori più recenti dell’artista giapponese, lavori che spaziano agilmente dalla pittura alla scultura, intrecciando tradizione e ironia come solo Murakami sa fare.

Basta poi spostarsi di pochi metri per essere avvolti e coinvolti da un altro mondo eclettico e ironico come quello di Bruno Munari. Il Museo del Novecento propone fino al 7 settembre un’indagine attenta sull’attività artistica e creativa del Politecnico Munari, offrendo anche un focus dal titolo Chi s’è visto s’è visto, con fotografie di Ada Ardessi e Atto, volte a documentare da vicino la vita e l’attività instancabile di uno dei maestri della grafica, del design e della pedagogia italiana. Altro grande spazio, altra ambiziosa rassegna. Stiamo parlando del PAC, il Padiglione di Arte Contemporanea che mette in mostra Il delitto quasi perfetto. Una curiosa panoramica che ospita 40 artisti italiani e internazionali pronti a confrontarsi sul tema del crimine e sugli inganni che anche l’arte, molto spesso, sa creare.

Anche la Triennale offre numerosissimi appuntamenti tra design e fotografia. Fino al 24 agosto in mostra Le colonne infinite, la personale dello scultore e pittore Angelo Bozzola diventa un’occasione per scoprire e riscoprire l’artista novarese attraverso una selezione di 40 lavori realizzati tra gli anni cinquanta e ottanta. Una grande mostra fotografica è invece quella offerta dal Museo di Fotografia Contemporanea, che durante l’estate trasferisce la sua esposizione in Triennale, presentando 100 lavori fotografici acquisiti nell’ultimo decennio e accompagnati da progetti e video installazioni. Per gli amanti del design c’è invece l’imbarazzo della scelta. Icone del design italiano è la mostra che fino al 22 febbraio proporrà una passeggiata amarcord tra gli oggetti che hanno segnato la storia del design nostrano, un’attenta raccolta accompagnata ciclicamente da selezioni d’autore tra cui: Nanda Vigo, Alessandro Mendini, Gaetano Pesce. Dal 15 luglio al 31 agosto sarà la volta di Andrea Branzi.

Per uno sguardo più internazionale c’è invece la mostra dedicata a Paulo Mendes da Rocha Tecnica e Immaginazione a cura di Daniele Pisani che si terrà fino al 31 agosto. Tra progetti, disegni e plastici, la Triennale offre, ancora una volta, uno sguardo attento e aggiornato al panorama architettonico contemporaneo. Mai dimenticare, poi, la preziosa offerta dell’Hangar Bicocca, che per tutta l’estate continuerà a proiettare le suggestive opere cinematografiche di João Maria Gusmão & Pedro Paiva. Un’atmosfera soffusa e caleidoscopica fatta di silenzi e di immagini esotiche: Papagaio, la mostra curata da Vicente Todolì merita di essere vista. Per i nostalgici di un’arte d’altri tempi, vi è sempre la Pinacoteca di Brera che, oltre alla piccola mostra fondata sul dialogo tra l’opera di Antonio López García e la celebre Cena in Emmaus di Caravaggio, offre anche un ciclo di appuntamenti all’interno del progetto #raccontamibrera. Un’occasione da non perdere per assistere a curiose narrazioni che avranno luogo proprio all’interno delle sale, spesso troppo silenziose, della Pinacoteca di Brera. Sabato 9 agosto e sabato 23 agosto sono le date di #raccontamibrera da non dimenticare.

Lasciandosi alle spalle i luoghi più istituzionali, non si rischia di rimanere insoddisfatti ed ecco che Ettore Favini e Vedovamaazzei espongono i loro lavori in uno studio medico in via Bellini 1. Un’occasione decisamente informale per poter apprezzare opere di artisti chiamati a rapportarsi con un contesto estraneo ed estraniante. Il progetto Sala d’aspetto nasce da un’idea originale di Anna Musini ed Elisa Penagini. Lo Spazio Oberdan propone Impronte Sfiorate, un’intensa mostra di Paola Michela Mineo che, per l’occasione, ha collaborato con le detenute dell’I.C.a.m (Istituto a custodia attenuata per madri). Un percorso espositivo con alle spalle due anni di lavoro con le madri detenute e che oltre all’esposizione finale costituita da sculture, immagini e suoni, ha l’ambizione di raccontare una realtà molto più profonda. Tra le gallerie pronte a essere visitate anche d’estate ecco Spazioborgogno che propone la prima personale italiana di un giovane artista francese. The dance of the horned and other hunting scenes from the forest of Fontainebleau, questo il lungo titolo della mostra di Eric Giraudet de Boudemange che ricrea negli spazi della galleria interessanti panorami policromi che fondano la loro genesi nella cultura popolare e nelle suggestioni narrative del poeta e scrittore Jean de La Fontaine.

The Workbench continua ad ospitare la mostra Quinta Essentia curata da Federica Tattoli. Nella cornice suggestiva di via Vespri Siciliani vengono esposte le concretizzazioni materiche delle poetiche di cinque artisti, molto più semplicemente Sergio Breviario, Pietro Di Lecce, Giulio Frigo, Paolo Gonzato e Samuele Menin vengono chiamati per realizzare piccoli gioielli in grado di concretizzare la loro ricerca artistica. A fare da sfondo ai piccoli monili contemporanei vi sono le fotografie di Alice Schillaci. Interessante anche la prima personale italiana dell’artista Sophie Tottie: Material Marks (As far as I can reach), ospitata dalla Galleria Giacomo Guidi. Un’indagine sul segno e sulla sua resa materica tra lastre d’acciaio, di rame e superfici pittoriche. Pierre Poggi, alla Galleria Federico Bianchi Contemporary, continua la sua riflessione sul gioco del calcio scandagliandone aspetti e contaminazioni attraverso svariate letture artistiche. Sempre per i più nostalgici ecco gli studi spaziali di Dadamaino. Nello studio Guastalla, fino al 27 settembre, sarà visitabile la mostra dedicata a uno dei grandi maestri degli anni sessanta con i celebri Volumi dell’artista milanese.

Infine, lontano dai musei, ma pur sempre vicino all’arte, ci piace segnalare il ciclo di proiezioni cinematografiche organizzate da Arianteo in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del comune di Milano. Le numerose proiezioni, organizzate per l’occasione, vengono proposte in diverse location del centro milanese accompagnate da aperitivi e musica. Ancora un’occasione per vivere l’estate tra cinema, musica e soprattutto cultura.