Jan Fabre

Civitanova Marche

In Attends, Attends, Attends… Pour mon père, il figlio ha un immaginario scambio di pensieri con il padre. Un dialogo in cui egli ordina al padre di aspettare e avere pazienza. Egli chiede al padre di aprirsi al suo tempo. Egli chiede al padre di ritirarsi dentro suo figlio per diventare di nuovo un bambino e prepararsi alla morte. Il figlio si rivela come Caronte, il traghettatore che prepara il padre per l’ultimo passaggio. Egli conosce la morte come nessun altro. Come il performer che è diventato, lui è uno specialista nel morire. Ogni notte egli permette alla morte e alla nascita di venire. Ogni notte di nuovo attraversa lo Stige, egli è dopo tutto il complice dello spirituale, risveglia fantasmi e li invia al paradiso e all’inferno da cui sono nati. Lui sa che il suo ruolo è il bene, e su di esso c’ha giocato spesso. Padre ti unirai a me? In questa performance Jan Fabre esplora l’arte del rinvio e si ispira alla vita di Cédric Charron, eccezionale performer, interprete di lunga data della compagnia Troublyen.