Vvvb è un gruppo artistico e curatoriale nato a Bologna nel 2011. La necessità a cui risponde è quella di creare un sodalizio intellettuale tra artisti uniti dalla volontà di rifiutare ogni etichetta. Si tratta quindi di un gruppo aperto che si fa forte della presenza di differenti stili e ideologie. L’ adesione a questo gruppo accomuna Leonardo Rinaldi, Luciano Sestito e Nicola Menga, protagonisti della mostra inauguratasi ieri alla galleria Moitre di Torino, che proprio per questa comune appartenenza viene definita una personale.
I curatori, Alessio Moitre e Viola Invernizzi, vogliono riunire in questa esposizione diverse interpretazioni del senso e sembra vogliano condurci in un percorso, che parte dalla rappresentazione monocroma dell’assurdo, con disegni e storie immaginarie, per poi raggiungere un’idea di struttura nelle geometrie spigolose di tele piene di colore. Se il senso è il fil rouge di questa mostra, la proposta di Rinaldi e Menga è il suo stravolgimento. Disegni a matita di dimensione variabile e scritte di ogni tipo si mischiano sul muro, così il loro lavoro sembra essere la raccolta di note di un mondo immaginario da non dimenticare. Compaiono bestie e racconti mai sentiti prima, come il Troncocervo, il coniglio Sparatore, il Fungoronte, identità così definite da sembrare reali animali di una dimensione parallela.
Il risultato del sodalizio tra i due artisti è un bestiario a metà tra il documentario e la favola. Diversi i lavori che si affiancano a questi disegni, geometrie rigide che lasciano spazio a un’immaginazione più familiare, come a voler riportare la percezione in un luogo più conosciuto. Il colore domina la scena di queste tele dipinte e siamo lontani, per cromia, forme e medium, dal mondo bestiale appena conosciuto. Certamente si tratta di una differente rappresentazione del senso che tradisce un’evidenza di organizzazione. Ciò che colpisce è che le opere esposte non hanno nome né autore, sembrano essere in mostra per rappresentare solo se stesse, come infinite traduzioni di una sola identità.
Fino al primo marzo; galleria Moitre, via santa Giulia 37, Torino; info: galleriamoitre.com
