Addio a Kathryn Findlay, l’architetto surrealista

Londra

L’architetto britannica Kathryn Findlay, famosa per i suoi progetti influenzati dal surrealismo di Salvador Dalì, è morta all’età di 61 anni per un tumore al cervello. La notizia della scomparsa è stata data, a funerali avvenuti, dalla stampa londinese. Con l’architetto giapponese Eisaku Ushida, diventato poi suo marito, nel 1986 fondò lo studio Ushida Findlay a Tokyo, dove rimase fino al 1999, prima del trasferimento a Edimburgo, in Scozia, dove l’architetto era nata il 26 gennaio 1953. Nel 2001 Findlay ha aperto lo studio a Londra. Durante la sua permanenza ventennale in Giappone, dove fu inizialmente assistente di Arata Isozaki, Kathryn Findlay insegnò al dipartimento di architettura dell’Università di Tokyo. Findlay e Ushida hanno formato una delle coppie più adaci e creative degli ultimi decenni, progettando case visionarie ispirate al surrealismo con connotazioni da fantascienza, come testimoniano la Truss wall house (1992-93) e la Soft and hairy house (1992-94) di Tokyo. Findlay ha progettato importanti edifici in Qatar, come la Doha art foundation and Official residence, il Museum of national textiles and costumes e il Beach palace per la moglie dell’emiro. Recentemente Findlay ha legato il suo nome alla realizzazione dell’Arcelormittal orbit towerper il parco olimpico di Londra in occasione delle Olimpiadi 2012. È stata progettata da Anish Kapoor e Cecil Balmond con gli elementi architetturali di Findlay. Poco prima della sua scomparsa a Findlay è stato assegnato il Jane Drew prize 2014, il premio dell’Architects Journal dedicato alle figure femminili che si sono distinte per affermare il ruolo delle donne nell’architettura mondiale.