Cinema, le uscite

La nuova tecnologia 3D solca nuovamente il terreno con A spasso con i dinosauri (Walking with Dinosaurs 3D) diretto da Barry Cook e dal direttore creativo della BBC Earth Neil Nightingale, raccontando le vicende del piccolo pachirinosauro Pachi posto nelle condizioni di dover sopravvivere a un contesto naturalistico pieno di rischi e pericoli. A tratti commedia Il film d’animazione ambientato settanta milioni di anni fa resta soprattutto uno straordinario e stupefacente viaggio documentaristico grazie alle più innovative tecniche di ripresa e di grafica digitale; i dinosauri e gli sfondi paesaggistici sembrano reali nel susseguirsi delle avventure del piccolo protagonista, che divertono in un modo più leggero rispetto alle gag dei personaggi interpretati nel film Last Vegas diretto da Jon Turteltaub in cui gli amici di vecchia data Paddy (Robert De Niro), Billy (Michael Douglas), Sam (Kevin Kline) e Archie (Morgan Freeman) in occasione dell’addio al celibato di Billy partono per Las Vegas con l’intento di rivivere in qualche maniera i giorni più belli del loro vissuto. La pellicola vanta un grande cast che sorregge in maniera primaria tutto il film che diverte e pone riflessioni auto ironiche sugli anni che passano.

L’aspetto psicologico viene altresì esplorato nel film di Paolo Genovese Tutta colpa di Freud in cui Francesco (Marco Giallini), analista di professione, si trova a dover affrontare e analizzare le turbolenze e le inquietudini delle sue tre figlie interpretate nel film da Vittoria Puccini, Laura Adriani e Anna Foglietta. Il regista realizza un’opera ben strutturata e scorrevole con la complicità di uno stampo stilistico mai volgare oppure ostentato, nella quale decisiva resta l’interpretazione di Giallini; il ritmo c’è e lo spettatore, divertendosi, ha la possibilità di soffermarsi su temi proposti in commedia che però vantano grande valenza sociale e psicologica in questa settimana cinematografica ancora contrassegnata dalle grandi produzioni americane e dove il nome di Martin Scorsese rimbomba grazie a The wolf of Wall Street. Fresco di cinque nomination all’Oscar (Miglior film, miglior attore protagonista, miglior regista, miglior sceneggiatura non originale, miglio attore non protagonista) e sceneggiato da Terence Winter, il film interpretato da Leonardo Di Caprio ritrae l’esaltazione di un mondo avido e corrotto attraverso la vita del broker Jordan Belfort, amante del potere e della dissipatezza in un contesto spietato, quello dell’alta finanza, nel quale gli aspetti morali ed etici vengono sopraffatti da un sistema basato e riempito esclusivamente dalla volontà e dalla necessità di accumulare denaro.

Il viaggio esistenziale che contraddistingue il percorso di Di Caprio viene accompagnato nelle sale da un ulteriore viaggio umano diretto ed interpretato da Guillaume Gallienne nel film francese Tutto sua madre (Les garçons et Guillaume, à table!) nel quale il protagonista, considerato da tutti diverso, si trova a combattere fin da bambino contro tutto e tutti; la sua vita avrà nuovo inizio quando incontrerà quella che, dopo sua madre (sempre interpretata dallo stesso Gallienne), risulterà la seconda donna più importante della sua vita. Il lungometraggio francese riesce a divertire il pubblico con elegante ironia e giusti ritmi narrativi, incentrandosi su temi sociali e famigliari di profonda importanza e complessità. La figura della madre resta al centro del film e viene caratterizzata come il fulcro della formazione del protagonista, sia per quanto concerne gli aspetti positivi che quelli negativi. Campione d’incassi in Francia l’opera affronta in maniera leggera temi ben più rilevanti come quello dei rapporti che vengono a instaurarsi all’interno della famiglia e quello delle figure che maggiormente segnano le nostre scelte di vita.

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