Vino&Arte, le passioni di Ferragamo, arrivano Rubens, Tiepolo e Manet

Roma

Rubens, Salvator Rosa, Tiepolo, Manet, Canaletto e Fattori: questi alcuni dei grandi autori in mostra a Roma nell’ambito di Vino&Arte, l’esclusiva esposizione contenente alcune opere della collezione privata di Ferruccio Ferragamo, allestita nei locali di Sangallo ai Coronari, nel centro storico. La stessa passione che portò il grande imprenditore ad acquistare nel 1993 il borgo medievale del Borro e le terre limitrofe ha determinato pochi anni dopo anche l’idea di creare una raccolta di opere d’arte. Il soggetto della collezione era già chiaro: doveva essere legato al vino e alle sue rappresentazioni, poiché nella tenuta la produzione vinicola avrebbe dovuto rimanere come nel passato una delle principali attività. Forse la scelta dell’incisione come mezzo artistico inizialmente fu casuale: è ancora possibile trovare sul mercato la produzione di importanti nomi della storia dell’arte. Poi però questa tecnica tanto affascinante, che coniuga pittura e scultura, arte, critica e storiografia, conquistò Ferruccio Ferragamo. Fonti inesauribili di informazione, le stampe consentono infatti di ricostruire le modalità del gusto di un’epoca ormai lontana, di giudicare la resa qualitativa nella riproduzione di un’immagine, ma anche di ricreare la genesi di collezioni ormai smembrate. La raccolta tuttavia per anni era stata composta da un numero piuttosto esiguo di opere, più adatte a una fruizione da amateur che per realizzare una galleria espositiva. L’idea di creare un vero e proprio spazio dedicato all’arte venne a Ferragamo quando nel 2007 entrò in possesso di un nucleo importante di incisioni. Era un fondo raccolto con pazienza e dedizione dall’antiquario Marco Ceri, che Ferruccio volle a ogni costo, considerandolo indispensabile per la completezza della propria collezione. A questo punto fu creato sopra le cantine della tenuta Il Borro un vero e proprio spazio espositivo, che potesse offrire un contrappunto culturale alla degustazione dei vini. Così alla fine del 2008 fu aperta al pubblico una selezione di 67 incisioni, dalle oltre duecento di questa privatissima raccolta. L’attività collezionistica ne è risultata rafforzata e, attraverso l’attenta sorveglianza delle aste di settore, delle gallerie private e degli antiquari specializzati, Ferragamo ha accresciuto la raccolta di numerosi pezzi, ormai oltre trecento. Sono degli ultimi anni gli acquisti più impressionanti della raccolta, che sono andati ad aggiungersi a nomi come Mantegna e Piranesi: un lotto di tre Rembrandt, il bellissimo Le chanteur espagnol di Manet, Il riposo dalla fuga in Egitto di Durer, un baccanale del Tiepolo ed una veduta agreste di Giovanni Fattori.