L’arte che torna all’arte

Il regista sovietico Andrei Tarkovskij affidava al protagonista di Nostalghia il compito di proclamare la sua folle verità, fermo in piedi sopra il monumento di piazza del Campidoglio a Roma: «Qualcuno deve gridare che costruiremo le piramidi, non importa se poi non le costruiremo, bisogna alimentare il desiderio. Dobbiamo tirare l’anima da tutte le parti come se fosse un lenzuolo dilatabile all’infinito». Da questa celebre frase è tratto il titolo della personale di Luca Coser Qualcuno deve gridare che costruiremo le piramidi, affidata alle cure di Lorella Scacco e ospitata fino al 23 febbraio nelle sale della galleria Effearte di Milano.

L’artista trentino è solito usare citazioni provenienti da diversi mondi culturali quali il cinema, la musica e la letteratura, per la creazione dei suoi lavori; questi divengono un “filtro” necessario a comunicare la sua personale visione del mondo. La poetica di Coser si basa sull’arte che cita sé stessa e che così facendo sostiene l’utopia che l’arte stessa possa diventare strumento di salvezza. In galleria viene raccolto e presentato un recente ciclo di opere, sia di grandi che di piccole dimensioni, accostate a un nuovo progetto editoriale che propone delle copertine per pubblicazioni di testi noti o inediti di importanti artisti visivi, da Alex Katz a Lucio Fontana, da Jim Dine ad Alberto Burri, prodotti dalla nuova casa editrice Lunatico&Son.

Luca Coser nasce a Trento nel 1965, attualmente vive e lavora tra Trento e Roma. Si forma nelle accademie di belle arti, prima di Venezia e poi di Firenze sviluppando una poetica basata sull’uso di citazioni, perseguendo il concetto di un arte che torna all’arte. Crea una pittura che gioca sulla sottrazione anziché sull’aggiunta, dove i soggetti divengono immagini di finzione, privilegiando temi e contenuti che si legano al cinema, alla letteratura e alla cultura degli anni Ottanta, periodo questo dei suoi primi studi che ha favorito un’indagine intimista e sostanzialmente privata, legata alla memoria e ai ricordi. In contemporanea con la mostra di Luca Coser, Effearte prosegue la rassegna di anteprime video, che affiancano, in una project room appositamente dedicata, le mostre personali dei vari artisti presenti in galleria durante tutta la stagione espositiva 2012/13. Il video selezionato è Sobre la marcha (2010) di Regina Parra.

fino al 23 febbraio

Galleria Effearte, via Ausonio 1A, Milano

info: www.effeartegallery.com

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