La donna in bianco e nero

Un caloroso omaggio alla figura di Tina Modotti, fotografa e attrice italiana, nella ricorrenza de settantesimo anniversario della sua scomparsa. Dopo la preview pordenonese, con lo spettacolo We love Tina!, domenica si conclude la mostra Sensi nudi, allestita al secondo piano del castello di Susan di Majano. Una rassegna nata dalla collaborazione di Maravee con le Obalne Galerije di Pirano e Capodistria, che celebra l’artista attraverso un’organica esposizione di fotografia, video, scultura e performance contemporanea.

In particolare la mostra Sensi nudi mette in scena un erotismo sottile e raffinato, che incentra in essa il nudo femminile visto dalle diverse interpretazioni di artisti internazionali del calibro di Beatrice Amrhein, Nobuyoshi Araki, Rosangela Betti, Gaetano Bodanza, Franco Fontana, Antonio Girbes, Robert Gligorov, Renato Grome, Izima Kaoru, David Lachapelle, Hiroyuki Masuyama, Tina Modotti, Carlo Vidoni e Edward Weston. La nudità femminea, qui, dialoga non solo con la sua essenza estetica, ritratta in coinvolgenti fotografie dominate da un etereo bianco e nero, o dai vivaci ed eccentrici colori delle opere dal sapore più pop, ma anche con la sua parte più immaginifica, fatta di irrazionale sensualità, di desiderio cerebrale, prima ancora delle aspirazioni carnali e passionali di cui l’essere umano è preda.

Sensi nudi è un omaggio non solo alla Modotti, ma anche una celebrazione dell’eros della donna, delicato e al contempo perverso, elegante ma anche travolgente, degno di essere raffigurato nella sua veste più cupa e straniante – la fotografia bondage di cui Araki è il maestro assoluto ne è un valido esempio – ma anche attraverso le sensuali fattezze di composizioni floreali, o di boccioli sul punto di esprimere la loro vitalità più sfrenata, simboli da sempre della mitologica intimità femminile, a volte ostentata e altre lasciata esclusivamente alla più fervida immaginazione.

fino al 18 novembre

Castello di Susans, Udine

info: www.progettomaravee.com