Anime nomadi sono quelle di Alessandro Kokocinski e Anne Donnelly. Anime nomadi è il titolo della mostra, in programma alla galleria Spazio 120, che li vede protagonisti: due artisti girovaghi che hanno trovato una patria d’elezione in Italia, spiriti liberi che su piani differenti – li accumuna solo una vena poetica e malinconica assieme – dipingono il soggetto più difficile, la vita. Il primo con realismo visionario, tratteggia il dramma, la sofferta parabola delle umane passioni che solo fede e speranza possono risollevare. La seconda tradisce nei modi raffinati, la potente espressività del mondo circostante: i suoi sono paesaggi gentili dipinti come culla dei sentimenti più profondi. Kokocinski e Donnelly sono cittadini del mondo, sempre sospinti alla scoperta della sua vastità, all’urgenza di rappresentarla attraverso l’arte. Creare, dipingere e mostrare il risultato di storie vissute in prima persona. Un particolare che sublima universale quando quei racconti, diventati dipinti, cominciano a coinvolgere ognuno di noi, a far emergere emozioni e paure comuni. È questo il merito dell’arte: una bellezza espressiva trasformata in sussurri per l’anima, in svelamenti dello spirito umano, inquieto e mai domo, consolato dalle carezze della creazione artistica.
Artista dal talento eccezionale, Kokocinski è presente da anni nei musei e nelle collezioni pubbliche di tutto il mondo. Tormento ed estasi fuoriescono dal segno e dai colori e vanno oltre, fino a raggiungere il cielo e l’inferno che ogni uomo ha dentro di sè. In mostra carte, sculture e tele in gran parte inedite che riescono a presentare una visione completa della produzione artistica di Kokocinski.
Dell’artita di origini irlandesi Anne Donnelly, invece, sono in mostra le opere a china e a olio che descrivono atmosfere fuori dallo spazio e dal tempo, raccontano il viaggio e il mondo vissuto insieme al marito e scrittore Carlo Mazzantini. «Anne Donnelly è un’anima capace di illuminare il presente da lontano, il ciclo della vita come un cerchio magico. In lei nemmeno una piuma di purezza è andata persa. Come l’alba che libera le cose dal buio», dice di lei la figlia, l’attrice Margaret Mazzantini.
Dal 12 ottobre all’11 novembre
Galleria d’arte Spazio 120
Via Giulia 120, Roma
Tel. 0664760439
