Modelli/models al Maxxi

Grazie alla mostra Modelli/models, l’ampia galleria del primo piano del Maxxi è una macchina del tempo che permette al visitatore di percorrere, come in un tunnel cronologico, la storia dell’architettura nostrana degli ultimi decenni. Percorrendo lo spazio curvilineo dell’ampio corridoio ci si imbatte nell’esposizione di ben ottanta modelli, firmati da sessanta differenti autori, tutti provenienti dalla collezione interna del grande museo capitolino. Ad aprire la rassegna è, imponente, il modellino di grandi dimensioni di Enrico Del Debbio che racchiude tutta l’area del Foro Italico, allora Foro Mussolini; a chiuderla gli illustri finalisti del concorso per la progettazione del Maxxi, poi assegnato a Zaha Hadid, tra cui spicca il modello interamente realizzato in marmo di Carrara di Jean Nouvel. Nel mezzo si succedono modelli di progetti assolutamente differenti per stile e concezione: dall’eterea leggerezza del coreano Toyo Ito alla predilezione per il cemento armato e calcestruzzo di Pier Luigi Nervi passando per gli esponenti del giovanissimo studio di 5+1AA e la controversa Nuvola di Massimiliano Fuksas.

«L’esposizione – dichiara Margherita Guccione, direttrice del Maxxi architettura – nasce con la voglia di dimostrare quanto i modelli siamo ricchi per se stessi di valenza estetica oltre che naturalmente degni “padri“ delle odierne rappresentazioni digitali e rendering. Chiaramente il modello rappresenta un percorso d’inizio dell’intero progetto: accanto ai modelli ci sono, infatti, anche una serie di videointerviste in cui gli architetti raccontano gli sviluppi e gli esiti del loro lavoro». Alcune opere esposte sono inedite, come il grattacielo Peugeot pensato da Maurizio Sacripanti (nella foto in alto) altre sono state restaurate perché danneggiate dallo scorrere del tempo. Si è attinta a gran parte della collezione del museo e i lavori del napoletano Vittorio De Feo sono stati, ad esempio, esposti nella loro totalità. La mostra, curata in collaborazione con Maristella Casciato e visibile fino all’aprile del 2013, è un’occasione ghiotta e non solo per gli addetti ai lavori per entrare in punta di piedi nel mondo affascinante ma spesso inaccessibile degli studi architettonici.

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