Il Grand Palais riapre le sue porte al pubblico questa settimana, al termine di un monumentale restauro durato quattro anni e costato 466 milioni di euro. L’intervento, guidato dallo studio francese Chatillon Architectes, rappresenta la trasformazione più significativa del celebre edificio dal 1900, anno della sua inaugurazione in occasione dell’Esposizione Universale.
Il ritorno in scena dello storico edificio coincide con una nuova fase per il paesaggio culturale parigino: ospiterà infatti temporaneamente il Centre Pompidou, che rimarrà chiuso fino al 2030 per una profonda ristrutturazione. Negli anni, il Grand Palais aveva sofferto di problemi strutturali, accessibilità limitata e un flusso di visitatori penalizzato da barriere architettoniche. Il progetto ha riportato alla luce le proporzioni storiche, ripristinato le linee visive originarie e integrato nuove soluzioni tecnologiche, nel rispetto dell’identità architettonica Beaux-Arts unita a materiali moderni come vetro e acciaio.

Un elemento chiave è stato il ripristino dell’asse centrale che collega Square Jean Perrin alla Senna, trasformato in uno spazio pubblico pensato per il ritrovo e l’incontro: le gallerie sono state completamente riconfigurate per accogliere mostre d’arte contemporanea, con pavimenti rinforzati e sistemi d’illuminazione all’avanguardia. La trasformazione ha coinvolto anche gli spazi esterni: sono stati riprogettati i giardini, piantate oltre 60.000 nuove piante e introdotto un sistema di raccolta dell’acqua piovana per l’irrigazione sostenibile. Il Grand Palais – progettato originariamente da Henri Deglane, Albert Louvet e Albert Thomas – ritorna così al centro della scena culturale mondiale, rinnovato ma fedele al suo spirito originario: quello di un ponte tra arte, innovazione e cittadinanza.

© Charly Broyez per Chatillon Architectes

© Charly Broyez per Chatillon Architectes
La prima fase della riapertura, lo scorso anno, ha incluso grandi eventi come le Olimpiadi di Parigi e le fiere Paris Photo e Art Basel, entrambe previste per il ritorno in autunno. Ora, con l’arrivo di Pompidou, inizia il prossimo capitolo del Grand Palais.