Giò Pomodoro accoglie i passeggeri a Fiumicino con l’opera “Grande Folla n.1”

L’opera del 1964, proveniente dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, sarà esposta per un anno all’interno del Terminal 1

Uno dei principali snodi aeroportuali europei si trasforma per un anno in una vetrina d’eccellenza dell’arte contemporanea italiana. Da pochi giorni, il Terminal 1 dell’Aeroporto di Roma Fiumicino ospita una delle opere più emblematiche di Giò Pomodoro, artista tra i protagonisti della scultura italiana del Novecento. “Grande Folla n.1”, realizzata nel 1964 e appartenente alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, viene esposta al pubblico dei viaggiatori in una cornice inedita e carica di suggestioni simboliche. Un progetto che nasce grazie alla collaborazione tra Aeroporti di Roma e la Gnamc, con l’obiettivo di offrire un’esperienza culturale che arricchisca il passaggio attraverso lo scalo trasformando lo spazio d’attesa in un luogo d’incontro tra arte e movimento.

La scultura di Giò Pomodoro nel cuore dell’aeroporto

Per un intero anno, i viaggiatori in transito nell’area imbarchi A del Terminal 1 a Fiumicino potranno ammirare “Grande Folla n.1”, scultura monumentale firmata da Giò Pomodoro. L’opera, datata 1964, proviene dalla collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, che ne ha autorizzato l’esposizione in aeroporto. Si tratta di un bronzo dorato, alto un metro e mezzo, lungo tre metri e con un peso complessivo di circa 500 chilogrammi. L’intervento di restauro che ha preceduto la nuova collocazione è stato possibile grazie al sostegno di Aeroporti di Roma.

Caratterizzata da una superficie specchiante e da una dinamica alternanza di pieni e vuoti, convessità e concavità, la scultura riflette e deforma il passaggio dei viaggiatori, generando una visione fluida e cangiante dello spazio. Un effetto che evoca scenari futuristi e accentua la percezione del movimento, in sintonia con il ritmo vitale dell’aeroporto stesso. L’opera si integra armoniosamente nella piazza centrale dell’area imbarchi, dove diventa parte attiva dell’ambiente ridefinendo le percezioni spaziali e stimolando l’interazione visiva con il pubblico.

Il progetto culturale di ADR e GNAMC

L’iniziativa rientra in un più ampio progetto di valorizzazione artistica promosso da Aeroporti di Roma, volto a fare del principale scalo della capitale non solo un punto di transito, ma un vero e proprio spazio culturale. L’intervento ha visto la collaborazione diretta con la Gnamc, che ha messo a disposizione non solo la scultura, ma anche una selezione di immagini tratte dalla sua collezione tra le più significative al mondo nel campo dell’arte moderna e contemporanea italiana.

Le immagini sono proiettate su sei pilastri interni dell’aeroporto – i “Pilars of Art” – tramite supporti led di grande formato creando un percorso immersivo che accompagna e arricchisce la fruizione dell’opera. L’obiettivo dichiarato è duplice: da un lato celebrare la vitalità dell’arte italiana contemporanea, dall’altro offrire un’esperienza estetica e culturale a passeggeri di tutto il mondo.

L’inaugurazione dell’esposizione si è svolta alla presenza di figure istituzionali e rappresentanti delle organizzazioni coinvolte, tra cui il Presidente di Aeroporti di Roma, Vincenzo Nunziata, l’Amministratore Delegato Marco Troncone, l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Fiumicino Raffaello Biselli e la Direttrice della Gnamc, Renata Cristina Mazzantini.

Il valore e la missione dell’iniziativa

Durante la presentazione dell’opera, il Presidente di ADR, Vincenzo Nunziata, ha sottolineato il significato dell’iniziativa: “Questo è un ulteriore omaggio che Adr desidera rendere alla cultura e all’arte italiana e ai propri passeggeri. Ospitare questa mostra in aeroporto rappresenta un’occasione significativa per testimoniare in modo eloquente che l’Italia non è solo depositaria di un illustre patrimonio artistico del passato, ma è anche capace di esprimere una vitalità creativa contemporanea in grado di dialogare con il presente e sorprendere il pubblico per innovazione, forma e contenuto”.

Anche la Direttrice della Gnamc, Renata Cristina Mazzantini, ha ribadito l’intento culturale dell’intervento: “La scelta di quest’opera è stata fatta proprio per dare il benvenuto ai passeggeri che arrivano nella città Eterna, o a quelli che transitano più o meno rapidamente nel grande scalo aeroportuale. Un’opera imponente, che prima attira e poi cattura lo sguardo e lo trascina nei meandri delle sue complessità. Un’opera che rappresenta in modo sublime l’arte contemporanea Italiana, per dimostrare che il nostro Paese non vive unicamente del riverbero della sua magnifica tradizione ma continua a essere una straordinaria fucina di creatività”.