Tagli alla cultura: ridotti i fondi alle grandi istituzioni culturali, polemica in Senato

Mentre il Festival delle Città Identitarie, evento vicino al Governo, riceve mezzo milione di fondi, istituzioni come Biennale, Triennale e Quadriennale perdono quasi 2 milioni

Ancora tagli alla cultura e nuova bufera sulla gestione delle risorse pubbliche. La Commissione Cultura del Senato ha approvato un parere che prevede un drastico ridimensionamento del sostegno economico a numerose istituzioni culturali italiane, operanti da anni nel panorama nazionale e internazionale. Il documento, votato con l’appoggio del centrodestra, dispone un taglio pari a quasi due milioni di euro rispetto al 2024. Una decisione che ha immediatamente sollevato critiche da parte dell’opposizione, in particolare dal Movimento 5 Stelle, che ha espresso voto contrario, e dal Partito Democratico, che ha scelto l’astensione pur stigmatizzando apertamente l’intervento del governo. A fronte di questi tagli, è stato tuttavia autorizzato lo stanziamento di 500mila euro a favore di una manifestazione vicina al Governo: il Festival delle Città Identitarie, promosso dalla Fondazione Città Identitarie ETS.

Riduzione dei fondi per le istituzioni culturali

Un parere recentemente approvato dalla Commissione Cultura del Senato, con il sostegno compatto delle forze di centrodestra, introduce un taglio complessivo di quasi due milioni di euro rispetto al 2024. Il provvedimento incide pesantemente sui contributi assegnati a importanti realtà culturali italiane. L’allocazione per il 2025, secondo quanto stabilito da un decreto ministeriale del 14 gennaio, si attesta a 34.051.090 euro, in calo rispetto ai 35.843.252 euro dell’anno precedente.

La riduzione, pari a circa 1,8 milioni di euro, è stata distribuita in modo proporzionale tra i soggetti beneficiari. Tra gli enti più penalizzati risultano la Fondazione “La Biennale di Venezia”, con un taglio di circa 800mila euro, la Triennale di Milano (meno 150mila), la Quadriennale di Roma (circa 50mila) e il Festival dei Due Mondi di Spoleto, che perderà quasi 100mila euro. Subiscono contrazioni anche il Fondo Ambiente Italiano, Italia Nostra, il Festival Pucciniano, Ferrara Musica, Ravenna Manifestazioni e il Reggio Parma Festival. L’unico voto contrario è arrivato dal Movimento 5 Stelle, mentre il Partito Democratico ha scelto l’astensione, pur criticando con forza la misura adottata.

Le reazioni politiche ai tagli alla cultura: accuse di favoritismi e critiche al governo

La decisione della Commissione ha innescato dure reazioni da parte delle opposizioni. Il senatore Luca Pirondini, capogruppo del Movimento 5 Stelle nella Commissione Cultura, ha dichiarato: “Il Movimento 5 Stelle è stato l’unico gruppo parlamentare a votare contro”. Continua poi: “Una scelta netta e motivata da una scoperta particolarmente grave: nel testo si prevede un taglio di quasi 2 milioni di euro a danno di istituzioni culturali di assoluto rilievo nazionale e internazionale”. Pirondini ha sottolineato come le istituzioni colpite da questi tagli rappresentino da anni un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio culturale nazionale, e ha criticato la destinazione parallela di fondi al “Festival delle Città Identitarie”, promosso da una fondazione legata a esponenti vicini al governo.

Anche il Partito Democratico, pur non votando contro, ha manifestato forte contrarietà. La senatrice Cecilia D’Elia, capogruppo dem nella Commissione Cultura, ha commentato: “Come Pd siamo contro le ‘marchette’ che il governo Meloni continua a fare in tema di Cultura, che si accompagnano ai tagli lineari imposti al ministero della Cultura e quindi agli enti, alle fondazioni e alle manifestazioni di carattere culturale”.

Tagli alla cultura e finanziamenti confermati per il Festival delle Città Identitarie

A fronte dei tagli generalizzati, la Commissione Cultura ha approvato lo stanziamento di 500mila euro per il Festival delle Città Identitarie, organizzato dalla Fondazione Città Identitarie ETS. La somma sarà destinata a sostenere iniziative culturali nei teatri e nelle piazze delle città ospitanti, con l’obiettivo di valorizzare le radici culturali e artistiche locali. L’edizione 2025 si terrà a Chioggia, dal 4 al 6 luglio. Il Comune riceverà direttamente un contributo di 60mila euro. L’assessore alla Cultura, Elena Zennaro, ha espresso soddisfazione: “L’importante contributo che il Ministero della Cultura ci ha riconosciuto per il progetto Città identitarie è la conferma che stiamo lavorando bene, in termini di scelta dei temi culturali da sviluppare, tempi e modi”.

Nel 2024, il Festival si era tenuto a Pomezia, sotto la direzione di un regista noto per la sua vicinanza politica a Giorgia Meloni. Questo elemento è stato sottolineato dalle opposizioni, che hanno sollevato dubbi sull’imparzialità dei criteri di assegnazione dei fondi. Pirondini ha denunciato: “Siamo di fronte all’ennesimo caso di amichettismo, anziché su merito, storia e impatto culturale reale. Un mix di tagli dove i soldi servono e di sprechi in marchette per gli amici che fa tremare i polsi e che nulla ha a che fare con l’interesse pubblico”.