BFF Gallery: Un Nuovo Spazio per l’Arte Contemporanea a Milano

La nuova galleria d’arte della BFF Bank apre con una mostra dedicata a Enrico Baj. Un progetto che va oltre il semplice collezionismo, con l'obiettivo di supportare la promozione dell'arte contemporanea italiana

Apre la BFF Gallery a Milano: uno spazio espositivo all’interno della sede centrale di BFF Bank. La nuova sede inaugurerà il 3 aprile 2025 con una mostra dedicata a Enrico Baj. Non è una novità che una banca vada oltre i semplici aspetti collezionistici: difatti, si tratta di un modello ormai utilizzato da tempo nel quale agisce anche come soggetto promotore (talvolta in grado di influenzare le dinamiche del circuito culturale e del sistema dell’arte).

La BFF Gallery nasce con l’intento di rendere fruibile al pubblico la collezione di arte contemporanea italiana raccolta dalla banca sin dagli anni Ottanta, composta da circa 250 opere di artisti del calibro di Valerio Adami, Franco Angeli, Enrico Baj, Alberto Burri, Lucio Del Pezzo, Lucio Fontana, Gianfranco Pardi, Arnaldo Pomodoro, Giò Pomodoro, Mario Schifano, Emilio Tadini e altri. Pur focalizzandosi su artisti già consolidati, la collezione potrebbe aprire la strada a nuove strategie di supporto per la scena emergente attraverso le future iniziative della galleria.

La BFF Gallery

Con l’inaugurazione di questo nuovo spazio espositivo, BFF Bank rafforza la sua posizione di protagonista nel panorama culturale, affiancandosi ad altre realtà finanziarie che hanno deciso di valorizzare il patrimonio artistico accumulato nel tempo. Esempi di questa tendenza sono le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, il progetto BG Art Talent di Banca Generali e il supporto alle istituzioni museali da parte di UniCredit.

Questa iniziativa prosegue il percorso avviato con il programma Art Factor, lanciato nel 2019, che mira alla promozione, digitalizzazione e censimento della collezione di BFF Bank. Il programma include mostre itineranti e pubblicazioni che hanno ricevuto i patrocini di Ministero degli Affari Esteri e Ministero della Cultura. Attraverso questo modello, che consente il passaggio dalla collezione privata alla fruizione pubblica, la banca non solo risponde a una logica di responsabilità istituzionale, ma rafforza anche il proprio valore culturale.

Per quanto riguarda la mostra, essa presenta la serie di 40 acqueforti realizzate da Enrico Baj nel 1987 su ispirazione del celebre poema di John Milton. In essi il poeta anglosassone racconta le origini dell’Umanità dalla creazione di Adamo alla cacciata dall’Eden, ispirando artisti di ogni epoca che vi hanno trovato risposte e chiavi di lettura per la propria esistenza e il proprio tempo. Attraverso gli immaginari contemplativi di Enrico Baj, la rassegna, visitabile fino al 17 ottobre 2025, presenta alcuni temi centrali del poema offrendo al visitatore un’occasione di riflessione sulla condizione umana.

Un impegno strategico e culturale

Il coinvolgimento delle banche nel settore dell’arte contemporanea non può essere considerato un gesto privo di implicazioni. Oltre a rappresentare un contributo significativo alla diffusione e alla valorizzazione della cultura, questa scelta si inserisce in una strategia più complessa di rafforzamento dell’immagine e del posizionamento dell’istituzione sul mercato. In un periodo in cui il supporto pubblico all’arte è sempre più limitato, le banche stanno diventando attori cruciali nel finanziamento delle attività artistiche, intervenendo in modo diretto nel mercato e nella creazione di nuove opportunità per gli artisti. L’apertura di spazi dedicati all’arte da parte delle banche va quindi oltre la mera operazione commerciale, riflettendo una visione più ampia che riguarda anche l’impiego di risorse significative e una gestione ben strutturata del settore.

Massimiliano Belingheri, CEO di BFF Banking Group, ha sottolineato: “BFF Gallery è nata non solo dalla necessità di trovare una sistemazione per la collezione della Banca, ma soprattutto dal desiderio di creare, all’interno di Casa BFF, un luogo che favorisse la connessione tra le persone e la trasmissione di conoscenze. Abbiamo deciso di farlo attraverso un museo, consapevoli che l’arte può essere uno strumento unico di dialogo con gli altri e di stimolo alla creatività e alla crescita, sia per le aziende che per la società. Ci auguriamo che possa essere davvero un luogo accessibile e per tutti, per la promozione della cultura e dell’arte italiana e per la condivisione con tutta la comunità dei valori del nostro Gruppo”.