C’è una biblioteca libera nel mondo, ma non nel nostro

"The Uncensored Library" si trova nell'universo digitale di Minecraft e contiene articoli censurati dai regimi autoritari

La censura colpisce forte la stampa e i libri trovano rifugio in mondi diversi. Stavolta nell’universo virtuale di Minecraft, in cui esiste una biblioteca unica nel suo genere: si chiama “The Uncensored Library” e raccoglie gli articoli censurati nei regimi autoritari. Rovesciando le imposizioni messe in atto in paesi come Vietnam, Russia, Egitto o Arabia Saudita, la biblioteca tutta digitale di Minecraft è stata creata da Reporter Senza Frontiere ed è costruita con oltre 12,5 milioni di blocchi riprendendo lo stile neoclassico di strutture come quella della New York Public Library. In continua crescita, la biblioteca vuole essere un luogo di resistenza di fronte a un mondo che continua a chiudersi.

Una biblioteca libera nel mondo di Minecraft

Negli spazi della biblioteca virtuale sono ospitati gli scritti di giornalisti come Jamal Khashoggi per l’Arabia Saudita e Javier Valdez per il Messico, ma anche Yulia Berezovskaia per la Russia. I loro articoli sono presenti in inglese e in lingua originale in libri interattivi impossibili da cancellare e a cui si può accedere scaricando la mappa o collegandosi al server ufficiale. Tra le varie sezioni previste c’è anche quella dedicata alla pandemia e al suo impatto sul mondo dell’informazione.

Nel mondo la censura cresce

Anche i libri continuano a subire l’azione dei governi, non solo di quelli apertamente autoritari. È il caso degli Stati Uniti, in cui la maggior parte dei titoli attaccati dai divieti librari riguardano argomenti razziali e LGBTQ+. Uno studio di PEN America ha infatti rivelato come buona parte dei libri vietati nelle scuole statunitensi trattino queste tematiche. Come riporta Euronews, la senior manager del programma Freedom to Read di PEN America Sabrina Baêta ha affermato che «questa censura mirata è un attacco dannoso alle popolazioni storicamente emarginate e sottorappresentate, un tentativo pericoloso di cancellare le loro storie, le loro conquiste e il loro vissuto dalle scuole». In particolare, degli oltre quattromila titoli unici vietati nell’anno scolastico 2023-2024, il 36% presentava personaggi di fantasia o persone reali di colore, mentre il 29% temi LGBTQ+.