Norman Foster tra i 5 finalisti candidati per il progetto del monumento memoriale alla Regina Elisabetta II

Nella rosa anche Norman Foster, l’architetto che in passato ha criticato Re Carlo per la gestione della riqualificazione dell'ex caserma di Chelsea

Arriva la rosa dei team candidati per progettare un monumento nazionale che commemori la memoria dell’ormai defunta Regina Elisabetta II. Sono cinque i finalisti in lizza per realizzare questo omaggio alla monarca più longeva del Regno Unito: un progetto che descritto come una delle iniziative di design più significative della storia britannica moderna.

La richiesta fatta ai team selezionati è quella di dare vita a un masterplan che riesca a celebrare la “straordinaria vita di servizio” di Elisabetta II e. al contempo, fornisca uno spazio di pausa e riflessione. Il processo di selezione ha attirato un’ampia gamma di “eccellenti talenti creativi” da tutto il Regno Unito e dal mondo, ma il re non è stato coinvolto.

I finalisti

Tra i finalisti si trova Heatherwick Studio: Thomas Heatherwick e celebre per aver il calderone olimpico dei Giochi di Londra del 2012 e per la riprogettazione degli autobus Routemaster di Londra. Heatherwick Studio intende collaborare co la scultrice e ceramista Halima Cassell con il paesaggista MRG Studio e con gli studi di ingegneria Webb Yates e Arup.

Anche J&L Gibbons è a capo di un team che comprende lo scenografo Michael Levine, lo studio di architettura William Matthews Associates e gli ingegneri Structure Workshop.Il team del garden designer Tom Stuart-Smith con Jamie Fobert Architects e si complete con l’artista Adam Lowe di Factum Arte e Structure Workshop.

WilkisonEyre con gli artisti Lisa Vandy e Fiona Clark, il progettista di giardini Andy Sturgeon e gli ingegneri Atelier One e Hilson Moran. Fiona Clarke ha già restaurato e riqualificato la centrale elettrica di Battersea e ha progettato lo Sky Bridge dell’aeroporto internazionale di Hong Kong e il Gateshead Millennium Bridge.

Lo studio di Norman Foster

Il quinto team selezionato per la progettazione del memoriale è guidato da Norman Foster, dello studio Foster + Partners e comprende l’artista britannico Yinka Shonibare, l’architetto paesaggista Michel Desvigne, e l’ecologista e professore Nigel Dunnett che si è occupato del progetto della semina di Superbloom nel fossato della Torre di Londra per celebrare il giubileo di platino della defunta regina.

Norman Foster, responsabile del Gherkin di Londra, ha preso parte alla pubblica critica nei confronti dell’allora Principe di Galles per la sua intrusione nella pianificazione della riqualificazione dell’ex caserma di Chelsea. Sembrerebbe che Carlo avrebbe contattato privatamente gli sviluppatori di Qatari Diar, sostenuti dalla famiglia reale del Qatar, per far raccomandare all’architetto Quinlan Terry progetti più classici per il sito (rispetto a quelli del modernista Richard Rogers). Questo perché Carlo è un sostenitore di approcci tradizionali all’architettura.