PoMo: il nuovo museo d’arte contemporanea in Norvegia

A Trondheim apre un museo all'interno di un edificio Art Nouveau che si propone di diventare un punto di riferimento culturale internazionale

Sulle coste del mar di Norvegia nella città norvegese di Trondheim, a meno di 500 chilometri dal circolo polare artico, il 15 febbraio 2025 ha aperto PoMo all’interno di un edificio Art Nouveau. Si tratta di un ex ufficio postale progettato dall’architetto norvegese Karl Norum di cui il museo occuperà cinque piani. Con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento culturale internazionale, il museo ospita una collezione permanente di arte moderna e contemporanea affiancata da un programma espositivo in costante evoluzione.

Le attività di PoMo

I due fondatori, Monica e Ole Robert Reitan, a capo della omonima holding e collezionisti, hanno deciso di rendere fruibili e accessibili al pubblico le opere della propria raccolta. Questa comprende opere di rilievo come alcune di Louise Bourgeois, Anne Imhof e Katharina Fritsch, Simone Leigh, Sol LeWitt, Philippe Parreno, Ugo Rondinone e Franz West. Questo museo contemporaneo è però incentrato anche sull’acquisizione di opere per implementare la collezione, rimanendo però fedele a principi come la parità di genere: si propone quindi di dedicare il 60% del budget all’acquisto di opere artiste donne.

Riguardo il programma espositivo, esso prevede l’allestimento di due mostre temporanee all’anno. Postcards from the Future, visitabile fino al prossimo 22 giugno, è l’esposizione inaugurale: per essa sono state selezionate alcune delle opere della collezione PoMo e diversi prestiti derivati collezioni private e musei internazionali. Il tema della mostra, come suggerisce il titolo, si ispira all’idea di cartolina come mezzo per instaurare un dialogo artistico e multidisciplinare. L’utilizzo di questo espediente assume ancora più valore se si considera la storia dell’edificio in quanto un ex ufficio postale.

All’interno degli spazi, con una superficie espositiva che supera i 4.000 metri quadrati, è allestita la collezione permanente di opere d’arte moderna e contemporanea che si distingue per diversità, originalità e internazionalità. Un forte interesse del museo consiste nella volontà di dialogare con il territorio e rivolgergli ad un pubblico diversificato con l’intento di essere un’istituzione culturale dinamica e inclusiva. A tale scopo, PoMo intende affiancare alla sua attività espositiva un vasto programma di eventi collaterali come mostre temporanee, conferenze e iniziative educative.

Il recupero dell’edificio

PoMo è stato realizzato grazie alla stretta collaborazione tra la franco-iraniana India Mahdavi e il norvegese Erik Langdalen, due importanti esponenti dell’architettura contemporanea. Mahdavi, architetta e designer, per la prima volta impegnata in un progetto museale, è riuscita a reinterpretare in chiave contemporanea l’edificio con successo: gli spazi interni risultano, infatti, accoglienti e perfettamente funzionali alle finalità espositive. La struttura, simbolo del contesto cittadino locale, è stata così recuperata rispettandone l’identità grazie al lavoro affidato Langdalen, architetto specializzato in restauro e conservazione.

Il risultato è quello di un percorso espositivo che offre ai visitatori un’esperienza visiva stimolante nel quale arte e architettura si integrano perfettamente. Accostato così alla varietà espositiva del museo, PoMo si inserisce nel panorama culturale come un luogo stimolante e in grado di attirare un vasto pubblico anche su scala internazionale.