Giubileo degli Artisti, «un’occasione per rianimare la speranza con la cultura»

Dall'apertura dello spazio espositivo ai lavori con la comunità carceraria, il Giubileo degli Artisti rafforza il potere universale dell'arte

«Occorre chiedersi come l’arte contemporanea possa veicolare la speranza», ha dichiarato il cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione, nel presentare alla stampa il Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura. In programma a Roma dal 15 al 18 febbraio 2025, l’appuntamento sarà l’occasione per esperire le questioni poste dal Giubileo, all’insegna della speranza, sul piano delle arti e della cultura. Diverse le iniziative in campo, dall’inaugurazione di un nuovo spazio espositivo su via della Conciliazione all’evento previsto ai Musei Vaticani, fino al coinvolgimento del sistema penitenziario nelle pratiche artistico-culturali.

Il Giubileo degli Artisti è «un’occasione per rafforzare il valore universale dell’arte». Così Cristine Murray introduce la conferenza stampa, a cui hanno partecipato il Cardinale José Tolentino de Mendonça, Lucia Borgonzoni, Sottosegretaria di Stato al Ministero della Cultura, Lina Di Domenico, Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Barbara Jatta direttrice dei Musei Vaticani, Cristiana Perrella, curatrice dello spazio “Conciliazione 5” per il Giubileo 2025, Raffaella Perna, curatrice della mostra Global Visual Poetry: traiettorie transnazionali nella Poesia Visiva, e l’ambasciatore Umberto Vattani.

Un incontro tra spiritualità e cultura

«Lo spirito della bolla con cui il Papa ha indetto il Giubileo ispira direttamente questa iniziativa culturale», ha spiegato il Cardinale Tolentino, che ha ricordato come il Giubileo degli Artisti miri a porre la speranza, tematica centrale dell’Anno Santo 2025, «al centro dello spazio pubblico, in modo da intenderla come risorsa collettiva su cui investire sempre di più». In questo quadro Tolentino ha illustrato l’intero programma, sottolineando l’apertura del nuovo spazio espositivo a pochi passi da San Pietro, il cui primo progetto è incentrato sul «carcere a chilometro 0 della Capitale», il Regina Coeli. A questo proposito, Lina Di Domenico ha espresso la soddisfazione nell’accogliere questa ulteriore iniziativa rivolta al settore penitenziario dopo l’apertura della Porta Santa a Rebibbia, sottolineando come «renda concreta la speranza».

“Conciliazione 5”: uno spazio con grandi intenzioni

«L’idea del Cardinale Tolentino era che lo spazio fosse direttamente sulla strada, aperto allo sguardo di coloro che vi passano davanti e a partire da un momento molto speciale, il Giubileo, quando si attendono circa 30 milioni di pellegrini su via della Conciliazione», ha spiegato Cristiana Perrella. «Ho lavorato con “Conciliazione 5” proprio sul tema della speranza: il Cardinale e il Papa hanno fiducia nella possibilità dell’arte di operare un cambiamento. Lo spazio è grande poco più di 30 mq ma ha grandi intenzioni, tra invitando gli artisti a collaborare anche con altre istituzioni cittadine».

«Appena ho cominciato a lavorarci ho pensato di riconnettermi a un altro progetto: lo straordinario padiglione di Venezia nel carcere della Giudecca. Si è trattato di un’esperienza trasformativa, perché ha fatto pensare all’arte e alla condizione del carcere in modo differente», ha spiegato Perrella. «Anche per questo progetto quindi – ha proseguito – il punto di partenza è stato proprio il carcere. Il prologo è stato l’intervento di Marinella Senatore a Rebibbia, in cui l’artista ha lavorato in collaborazione con i detenuti. Fa seguito a questa iniziativa il primo dei quattro progetti che curerò per “Conciliazione 5”: cominciamo con il Regina Coeli, di cui alcuni detenuti – fotografati da Daniele Molajoli – sono stati ritratti da uno dei pittori contemporanei più potenti, Yan Pei-Ming, che ha realizzato Oltre il muro, sottolineando come le persone non siano solo il reato che hanno commesso».

Tra installazioni sonore e poesia visiva

Tra le iniziative in programma c’è il progetto ideato dall’ambasciatore Umberto Vattani con l’artista americano Bill Fontana a partire dalla grande campana di San Pietro. «È tra le più belle e grandi al mondo – ha spiegato Vattani – e suona solo tre volte l’anno: a Natale, Pasqua e nel giorno dei Santi Pietro e Paolo. Non è muta però, perché ascolta la città e i pellegrini, e risponde sempre». «Così – ha aggiunto – nella notte bianca, tutti coloro che parteciperanno, passando per la piazza attraverseranno il portico e lì udiranno la voce muta di questa grande e straordinaria campana. L’esperimento andrà avanti per tutto il Giubileo e arriverà in tutto il mondo».

Global Visual Poetry è invece l’esposizione curata da Raffaella Perna, che raccoglie insieme artisti italiani e internazionali nel segno della poesia visiva. «La mostra – spiega la curatrice – è guidata da un’istanza pacifista e mette l’accento sul valore iconico della parola, usata come immagine».

Spazio agli operatori culturali

Nei giorni del Giubileo degli Artisti il Papa visiterà anche Cinecittà. Lucia Borgonzoni sottolinea come questo rappresenti «un forte segnale del riconoscimento da parte della Santa Sede dell’arte tutta, ma in particolare della settima arte. A Cinecittà non saranno presenti solo gli artisti, ma anche tutte le maestranze». Ma chiaramente anche i Musei Vaticani apriranno i propri spazi alle iniziative del Giubileo degli Artisti. Come sottolinea la direttrice Barbara Jatta, «è importante che il Giubileo celebri anche gli operatori del mondo dell’arte, coloro che si occupano della divulgazione e trasmissione di questo codice importante che è quello culturale. In questo senso, si terrà ai Musei Vaticani un evento con i direttori di grandi musei internazionali con l’intento di prendere un impegno in nome della speranza, ma anche di trasmettere questo codice tramite mezzi nuovi».

Il programma del Giubileo degli Artisti

Il Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura si aprirà sabato 15 febbraio, con l’incontro internazionale «Sharing hope – Horizons for Cultural Heritage», organizzato in collaborazione con i Musei Vaticani. I responsabili di alcune tra le più prestigiose istituzioni artistiche e museali al mondo si riuniranno per esplorare nuovi linguaggi e strategie per la valorizzazione e la trasmissione del patrimonio religioso e artistico. Il loro dialogo confluirà nella sottoscrizione di un Manifesto educativo sulla trasmissione del codice culturale delle religioni.

Lo stesso giorno, alle ore 18, si terrà l’inaugurazione dello spazio espositivo Conciliazione 5, situato lungo l’omonima via che conduce i pellegrini alla Basilica di San Pietro. La programmazione, affidata per il 2025 alla curatrice Cristiana Perrella, sarà incentrata sulla commissione di progetti d’arte contemporanea ad artisti internazionali, che si avvicenderanno nel corso dell’anno, sul tema della Speranza. Si comincia con i ritratti della comunità carceraria di Regina Coeli: realizzati dall’artista Yan Pei-Ming, saranno esposti presso lo spazio Conciliazione 5 e proiettati sulla facciata dello stesso Istituto

Domenica 16 febbraio sono in programma due appuntamenti: alle ore 10, la celebrazione dell’Eucarestia nella Basilica di San Pietro, aperta a tutti ed in particolare a quanti operano nelle arti e nella cultura; a partire dalle 20, una suggestiva Notte Bianca alla Basilica di San Pietro, eccezionalmente aperta per un percorso di visita che inviterà alla contemplazione e alla riflessione spirituale.

Lunedì 17 febbraio il Papa si recherà agli studi cinematografici di Cinecittà – la prima volta di un pontefice – per un momento dall’alto valore contenutistico ed evocativo. Nello spirito del Giubileo, Papa Francesco incontrerà a Cinecittà una delegazione di artisti e operatori della cultura, a cui rivolgerà il proprio messaggio. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Ministero della Cultura della Repubblica Italiana e Cinecittà SpA.

Non mancheranno riflessioni sul futuro del patrimonio culturale – con l’incontro «Artisans of Hope», riservato ai rappresentanti dei centri culturali cattolici e agli organismi internazionali impegnati nella promozione della cultura – e un’attenzione speciale a forme d’arte contemporanee come la poesia visiva, protagonista dell’esposizione “Global Visual Poetry”, curata da Raffaella Perna e ospitata nella sede del Dicastero per la Cultura e l’Educazione.