La ventinovesima edizione di miart, dal titolo Among Friends, è stata presentata nel milanese Palazzo Marino (Milano) con la presentazione del nuovo programma espositivo che aprirà le porte al pubblico dal 4 al 6 aprile 2025 negli spazi di Allianz MiCo a Milano. Con le parole del sindaco Beppe Sala, si presenta l’immancabile appuntamento per l’arte contemporanea del 2025 che fa di Milano il fulcro di un dialogo internazionale, grazie alla rinnovata collaborazione tra istituzioni pubbliche e gallerie private, che per questa nuova edizione raggiunge la quota di 179, provenienti da 30 paesi e 5 continenti.


Come specifica Nicola Ricciardi, direttore artistico di miart, le gallerie saranno «due in meno rispetto alla scorsa edizione», scegliendo di lavorare su una accurata selezione qualitativa commisurata alla grandezza dello spazio ospitante. «Progettare una nuova cartina geografica europea a misura di città è l’obiettivo annuale della fiera» è l’obiettivo di miart 2025, come spiega Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comene di Milano nell’annunciare i grandi ritorni ed i nuovi arrivi di questa edizione, tra cui figurano i nomi internazionali di Ben Brown Fine Arte, Sadie Coles HQ, MASSIMODECARLO, Meyer Riegger, Victoria Miro, e Esther Schipper. A loro volta distribuiti nelle tre macro sezioni: Established, Emergent, Portal, che organizzano la narrazione in un percorso temporale che spazia dai capolavori del Primo e Secondo Novecento alle opere d’attualità.
«Le tre grandi famiglie organizzative di miart sono fondamentali per dare ad ogni galleria partecipante il proprio spazio, mantenendo il giusto equilibrio», aggiunge Ricciardi specificando che lo stesso titolo dell’edizione, omaggio alla figura umana ed artistica di Robert Rauschenberg (1925-2008), vuole stabilire una mutua collaborazione ed un impegno per il dialogo tra “i giganti di adesso e quelli di domani”. I cosiddetti “giganti di ora” saranno ospitati nella prima sezione, “quelli di domani” saranno raccolti nella seconda curata da Attilia Fattori Franchini, ed infine le dieci gallerie selezionate per la prima volta da Alessio Antoniolli, direttore di Triangle Network a Londra, rappresenteranno l’ultima sezione dedicata ai lavori che esplorano nuovi campi creativi.


Insieme alle tre sezioni, nascono nuovi progetti per la narrazione artistica, tra cui spicca Timescape ospitato all’interno della sezione Established, il percorso tematico che porta all’attenzione del pubblico opere realizzare in epoche sempre più distanti nel tempo rispetto alla tradizionale offerta cronologica della fiera. E dopo le novità, arrivano le riconferme che riguardano gli organizzatori ed i main partner di miart: Fiera Milano, che fa da regia insieme al Comune per l’organizzazione dell’evento, e Intesa San Paolo, che dal 2018 sostiene miart.
A riconfermarsi sono anche i fondi stanziati ed i premi della diciannovesima edizione. Da il Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano, che destina dieci mila euro alle opere d’arte che andranno ad aggiungersi alla collezione di Fiera Milano, al Premio Herno, che assegna un premio di dieci mila euro allo stand con il miglio progetto espositivo. Si preannuncia così una nuova grande sfida per Milano la cui sorte rimane ancora nelle mani del pubblico, che ne decreterà la riuscita.

info: miart.it