Nella giornata di mercoledì 22 gennaio al Memoriale della Shoah ha inaugurato Tu sei la memoria della mia notte, una mostra che rientra nelle iniziative per il Giorno della Memoria del 27 gennaio. All’interno della rassegna sono esposte alcune opere originali di Marcello Maloberti ispirate a frasi pronunciate da Liliana Segre durante i suoi racconti sulla prigionia ad Auschwitz. I lavori, che riportano la stessa grafia della senatrice a vita, riproducono le frasi con cui lei stessa ricorda di essersi rivolta al cielo stellato durante la detenzione all’interno del campo di concentramento. La mostra è a cura di Diego Sileo ed è stata realizzata dalla Fondazione Memoriale della Shoah di Milano in collaborazione con PAC Padiglione d’Arte Contemporanea – Comune di Milano, e con il supporto dell’Ambasciata di Germania in Italia e di Galleria Raffaella Cortese, Milano – Albisola.

Una mostra per non dimenticare
Tu sei la memoria della mia notte vuole far porre al visitatore domande, spunti di riflessione e, al contempo, provocazioni. L’intento è quello di ricordare gli orrori passati e soprattutto non dimenticarli. Nel presentare la mostra, Maloberti ha dichiarato: «Abbiamo collaborato insieme per trasporre quelle frasi in opere d’arte. Credo che l’arte e il dialogo siano fondamentali per i tempi in cui viviamo». L’artista prende spunto dalla sua installazione permanente Invitami notte a immaginare le stelle, collocata sulla facciata del Memoriale: accogliendo il visitatore e offrendo una chiave di lettura del percorso all’interno del Memoriale l’installazione è stata pensata nel 2023 per unire esterno e interno, presente e passato.
L’artista ha aggiunto: «Lavorare con la Senatrice Liliana Segre è stato per me un grande onore. Abbiamo creato insieme un’opera maestosa per ricordare gli orrori passati e soprattutto per non dimenticarli, affinché questi non vengano mai ripetuti. Il suo carattere forte e la sua tenacia mi affascinano, la sua esperienza ci aiuta a prendere consapevolezza ed amare ogni istante della vita».


L’arte contemporanea come strumento di conoscenza
Marco Vigevani, Presidente del Comitato Eventi Fondazione Memoriale della Shoah, ha dichiarato che «l’opera di Marcello Maloberti che accoglie chi arriva al Memoriale, ci ricorda con questa mostra l’importanza delle parole, viene da dire la loro ’aura’, in un momento storico in cui corrono come forse non mai il rischio di perdere di valore. E in questo si ricollega fortemente alla parola chiave INDIFFERENZA, voluta da Liliana Segre all’ingresso».
Il curatore della mostra, Diego Sileo, spiega come «l’arte contemporanea può essere un importante e prezioso strumento di conoscenza. Le opere degli artisti, frutto anche di significative collaborazioni come quella tra Marcello Maloberti e la Senatrice Liliana Segre, interpretano e raccontano le tante realtà che ci circondano e nelle quali viviamo. Fare arte oggi significa farsi testimoni di un tempo presente senza tralasciare l’eredità del passato e la responsabilità del futuro, e il PAC, in qualità di istituzione pubblica, segue con convinzione e tenacia questa linea di indirizzo».