Saranno oltre ottocento gli elementi esposti all’Osservatorio Fondazione Prada, nella Galleria Vittorio Emanuele di Milano, dove una mostra esamina il processo creativo che prende forma prima della realizzazione di un film. Moodboard, disegni e schizzi, scrapbook e quaderni, sceneggiature commentate e fotografie saranno così i protagonisti della rassegna A Kind of Language: Storyboards and Other Renderings for Cinema. Curata da Melissa Harris, la mostra sarà aperta al pubblico dal 30 gennaio all’8 settembre 2025.
Una mostra dal taglio antologico
Il progetto espositivo pensato per gli spazi dell’Osservatorio Fondazione Prada esplora l’evoluzione del processo di realizzazione del film. Presenti in mostra, infatti, materiali che risalgono alla fine degli anni Venti, fino a quelli impiegati nelle pellicole più recenti. Nell’ampio spettro coperto dalla rassegna, che include elementi realizzati anche nel 2024, sono esposti esemplari realizzati da più di 50 autori tra i quali registi, direttori della fotografia, artisti, grafici, animatori, coreografi e altre figure legate alla produzione di film e video.

Lo storyboard protagonista da Fondazione Prada
Pedro Almodóvar, Wes Anderson, Martin Bell, Ingmar Bergman, Bernardo Bertolucci, Charlie Chaplin, Sofia Coppola, Jonathan Demme, Federico Fellini, Jean-Luc Godard, Alfred Hitchcock, Alejandro Jodorowsky, Hayao Miyazaki, Pier Paolo Pasolini, Steven Spielberg sono solo alcuni dei registi dei cui film è presente in mostra lo storyboard, il vero protagonista dell’esposizione. Le sue origini risalgono all’inizio del XX secolo e sono legate allo sviluppo dell’animazione. A partire dagli anni Trenta, i Fleischer Studios e la Walt Disney Productions, e poi negli anni Quaranta la United Productions of America, commissionavano infatti ad artisti la creazione di sequenze di schizzi e altri elementi visivi durante l’elaborazione della trama e la definizione dei personaggi, per poi diventare uno strumento fondamentale per l’elaborazione delle in tutte opere cinematografiche.

«Per molti creare gli storyboard è parte integrante del processo – spiega la curatrice Melissa Harris – impostare visivamente una scena per poi definirne l’andamento può aiutare il team coinvolto nella realizzazione del film a riflettere sulle relazioni tra i personaggi, a immaginare come sviluppare la narrazione o a comprendere il miglior modo di trasmettere l’essenza di una particolare sequenza». «Può anche aiutare a correggere i problemi – specifica – per esempio quando qualcosa non sembra del tutto convincente in un personaggio o in un’interazione fisica, e offrire un riferimento visivo agli attori. Sul piano tecnico, gli storyboard possono aiutare il regista a determinare le angolazioni più efficaci per l’illuminazione e le riprese, o il miglior modo di impiegare le dissolvenze ed eventuali effetti speciali».
Lo storyboard diventa allestimento
Il procedimento creativo dei film scandisce anche la disposizione del percorso espositivo. L’allestimento della mostra, concepito da Andrea Faraguna dello studio di architettura Sub di Berlino, prende infatti ispirazione dallo storyboard, in quanto punto di partenza della creazione cinematografica e strumento per comporre e comunicare il processo. Concentrandosi sul ruolo di questo strumento per il cinema, l’allestimento presenta e reinterpreta l’ambiente di lavoro degli artisti di storyboard traducendolo in un’esperienza spaziale. I tavoli espositivi ispirati alle scrivanie da disegno sono al centro del design della mostra. Ogni tavolo è dedicato a un film specifico di cui viene presentata la narrativa visuale sotto forma di una sequenza di scene che possono essere osservate da vicino.


Oltre alla pubblicazione illustrata della serie dei Quaderni, pubblicata da Fondazione Prada, che include un testo della curatrice Melissa Harris e un saggio visuale ideato da Sub, A Kind of Language sarà accompagnata anche da un programma collaterale cinematografico. Da febbraio a settembre 2025 una sezione del programma del Cinema Godard di Fondazione Prada sarà infatti dedicata alla mostra, presentando una selezione di film esaminati nel progetto.
info: fondazioneprada.org