
L’esposizione Lizzie Fitch | Ryan Trecartin “It Waives Back” è stata organizzata con il supporto di Fondazione Prada, a Prada Aoyama Tokyo e sarà visibile sino al 13 gennaio 2025. Ad ospitare la presentazione del progetto artistico del duo, è il sesto piano dell’edificio, progettato da Herzog & de Meuron. I nuovi film e le sculture presenti in mostra, sono parte di un corpus assai più ampio di lavori iniziato già nel 2016 quando la poliedrica artista visiva americana Lizzie Fitch e il regista Ryan Trecartin hanno trasferito la loro residenza e il loro studio d’artista nelle campagne dell’Ohio.



Ryan Trecartin. Stills from Waives Back (Whether Line), 2019-2024

La loro ricerca artistica infatti indaga il concetto tipicamente americano di “ritorno alla terra” e di “terra promessa”: sfruttando la propria fuga in Ohio, analizzano ed esperiscono il rapporto conflittuale con i nuovi vicini di casa e l’allontanamento dalla propria comfort zone, come occasione per riflettere sui concetti di proprietà e appartenenza a un territorio, di confine e comunità, e dunque sul rapporto tra sé e l’altro, il familiare e l’estraneo.

PanderSun, 2024

Fish Sticks, 2024

Blank Fire,, 2024

ReRun, 2024
Come spesso ribadito dal duo «il lavoro in Ohio è prima di tutto un “progetto di vita” per dare spazio alla sperimentazione e alla collaborazione. L’obiettivo è permettere che lo scopo di questo luogo evolva e si estenda ulteriormente. Siamo interessati a prenderci cura e far crescere questo spazio e le sue caratteristiche così come ci prendiamo cura e coltiviamo le piante che crescono in questo territorio. Immaginiamo il progetto come un ambiente dinamico che si espande e muta nel tempo in un reciproco scambio con la rete più ampia delle persone che collaborano con noi».

Stills from TITLE WAIVE, 2019-2024
4K 60fps color video with stereo audio

Stills from TITLE WAIVE, 2019-2024
4K 60fps color video with stereo audio

Stills from TITLE WAIVE, 2019-2024
4K 60fps color video with stereo audio
L’esposizione a Tokyo
Nel concepire la mostra giapponese, il duo di artisti ha riesaminato centinaia di ore di filmati girati durane la realizzazione di Whether Line, dove personaggi, tempo ed espedienti narrativi sono associati a un determinato luogo. Il processo di rielaborazione del proprio lavoro, già affrontato in progetti precedenti, approfondisce la nozione di “version hood”, secondo cui molte verità possono coesistere nello stesso momento.


Gli stessi concetti sono stati sviluppati in It Waives Back: i protagonisti occupano simultaneamente spazi esistenziali a livello fisico e simbolico, con opere che utilizzano gli ambienti del gaming per esplorare il potenziale generativo e i limiti delle strutture e dei sistemi sociali che simulano le dinamiche dei videogiochi. Gli artisti presentano cos’ un’installazione di grandi dimensioni, due film e una serie di sculture.


In particolare, lo sculptural theater, è un ambiente abitabile dagli spettatori – parte fondamentale nel processo artistico di – ed assume le sembianze di uno spazio ibrido composto da una struttura in legno e una serra buia. Ciò che ne deriva è un’esplorazione sul confine, dentro e fuori, spettatore e partecipante, tempo libero e lavoro. I due schermi su cui sono proiettati i film sono invece collocati sui lati opposti della della parete, offrendo molteplici punti di vista attraverso cui gli spettatori sono osservati.


Ogni film in mostra approfondisce un aspetto chiave per gli artisti: in TITLE WAIVE ad esempio, il protagonista è il tempo. Le scene, girate tra il 2017 e il 2024, indagano l’evoluzione continua dei personaggi, delle ambientazioni e delle immagini stesse. Elemento fondamentale in questo progetto è il sound design, con musiche e performance dal vivo che sono elementi fondamentai nei lavori di Fitch | Trecartin.

A completare l’itinerario espositivo, una serie di sculture inedite: rappresentazioni plastiche composte da piccoli gruppi di figure umane che rimandano a un immaginario fantascientifico e che permettono allo spettatore di connettersi a livello visivo e psicologico con le altre opere in mostra, tra riflessioni oscure, ironiche e talvolta anche banali.
Dal 24 ottobre al 13 gennaio 2025
info: Prada Aoyama