Niki de Saint Phalle è oggi considerata una delle artiste più importanti del XX secolo: sino al 16 febbraio 2025 l’artista franco-americana inaugura il palinsesto autunnale delle esposizioni al Mudec – Museo delle Culture di Milano, in un viaggio che parla di libertà, ribellione e diritti. L’artista è conosciuta per le sue Nanas, in francese colloquiale “pollastrelle”, sculture giganti dalle fattezze femminili e coloratissime, talmente grandi da essere quasi abitabili ed accentuate all’inverosimile.
L’arte di Niki de Saint Phalle si distingue per la sua dualità, caratterizzata da un dialogo intenso e profondo tra estremi apparentemente opposti. Nota soprattutto per il Giardino dei Tarocchi che a Capalbio rende omaggio ai simboli degli arcani, le sue prime opere risalgono agli anni ’50.
Se infatti da un lato esprime la violenza di gesti fatali e mortali, dall’altro celebra la vita attraverso figure energiche e sinuose. Tra i temi da lei affrontati il femminismo, la ribellione, la giustizia, l’interculturalità e la libertà. Dalla trasformazione della gioia in un sentimento terribile, alla visione di una società più equa ed inclusiva: un’arte terapeutica non solo per l’artista, ma anche per chiunque vi si interfacci, diventando un grande strumento di introspezione e conoscenza personale.
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Il percorso espositivo si configura come un vero e proprio trionfo di glorificazione di una personalità eccentrica e multiforme, di una donna e artista, come lei stessa si definiva. Le sue opere monumentali, tra cui parchi e sculture pubbliche, si intrecciano con una riflessione più personale e a volte struggente che si snoda attorno a tematiche come il dominio patriarcale e la disparità di genere, il clericalismo, le segregazioni razziali; contesta la società dei consumi, le guerre in atto e il degrado della politica ma è anche impegnata personalmente su problemi come l’AIDS. Nonostante l’apparente diversità, il suo è un lavoro estremamente eterogeno, offrendo continuamente allo spettatore nuovi modi di vivere e abitare il mondo.
Dal 5 ottobre al 16 febbraio 2025
Mudec, Milano
info: Mudec