Le figure convergenti di Kelly Akashi arrivano a Milano
FURLA SERIES - KELLY AKASHI è la prima mostra sull’artista americana di origini giapponesi in un progetto che indaga la “riflessione”
mercoledì 11 Settembre 2024
redazione
L’inedita esposizione su Kelly Akashi sarà visibile fino all’8 dicembre 2024. Curata da Bruna Roccasalva, è promossa da Fondazione Furla e dalla GAM di Milano: si tratta inoltre della prima mostra in assoluto dedicata all’artista da una istituzione italiana con una serie di nuove produzioni pensate appositamente per dialogare con l’architettura e gli spazi museali.
Kelly Akashi, Activity Table, 2016, cherry wood, wax, glass, wick 72 x 40 x 63 in (182,9 x101,6 x 160 cm) Courtesy of the artist and Lisson Gallery Photo: Marten ElderKelly Akashi. Carbon Copy, 2017, Detail. Sculpture Center, New York, 2017, Bronze, wax, cotton wick, bronze wire Courtesy of the artist and Lisson Gallery, Photo: Kyle Knodell
Il progetto realizzato da Akashi per Furla Series, il programma dell’azienda dedicato alla collaborazione con diversi musei italiani, su mostre tutte al femminile e giunto alla sesta edizione, che ruota attorno al concetto e al fenomeno della “riflessione”, esplorato attraverso un percorso visionario che si snoda all’interno della collezione permanente, creando un dialogo e una assoluta sinergia con i capolavori presenti nel museo: in questo caso è il frutto di una collaborazione tra Fondazione Furla e GAM, in una partnership iniziata nel 2021 per promuovere iniziative a cadenza annuale che offrono un’occasione unica di incontro tra maestri del passato e i protagonisti del contemporaneo.
Kelly Akashi, Activity Table, 2016. Courtesy of the artist and Lisson Gallery Photo: Marten ElderKelly Akashi, Time Twine (Red Poppy), 2022 Courtesy of the artist and Lisson Gallery Photo: Marco Cappelletti
La tecnica dell’artista
Life Forms , 2022 Lost. Courtesy of the artist and Lisson Gallery . Photo: Marco Cappelletti Inheritance , 2021. Courtesy of the artist and Lisson Gallery Photo: Paul Salveson
Attratta da materiali come vetro, cera e bronzo, Akashi li plasma creando forme che riproducono elementi naturali come piante, fiori, conchiglie o parti del suo corpo, registrandone i cambiamenti fisiologici e il passare del tempo. Accostate in composizioni poetiche dall’aspetto spesso fragile e prezioso, queste forme familiari e stranianti al tempo stesso esplorano questioni esistenziali, incoraggiandoci a guardare le cose da una prospettiva diversa, più ampia e meno antropocentrica. Concetti universali come tempo e spazio, transitorietà del corpo umano ed entropia sono oggetto di riflessione. In esposizione forme che richiamano le piante, i fiori, le conchiglie o parti del corpo diventano una cartina al tornasole che riflette il passare del tempo.
Converging Figures, 2019, Courtesy of the artist and Lisson Gallery Photo: Paris Tavitian
Dal 13 settembre all’8 dicembre 2024 GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano info: Fondazione Furla