Le figure convergenti di Kelly Akashi arrivano a Milano

FURLA SERIES - KELLY AKASHI è la prima mostra sull’artista americana di origini giapponesi in un progetto che indaga la “riflessione”

L’inedita esposizione su Kelly Akashi sarà visibile fino all’8 dicembre 2024. Curata da Bruna Roccasalva, è promossa da Fondazione Furla e dalla GAM di Milano: si tratta inoltre della prima mostra in assoluto dedicata all’artista da una istituzione italiana con una serie di nuove produzioni pensate appositamente per dialogare con l’architettura e gli spazi museali.

Il progetto realizzato da Akashi per Furla Series, il programma dell’azienda dedicato alla collaborazione con diversi musei italiani, su mostre tutte al femminile e giunto alla sesta edizione, che ruota attorno al concetto e al fenomeno della “riflessione”, esplorato attraverso un percorso visionario che si snoda all’interno della collezione permanente, creando un dialogo e una assoluta sinergia con i capolavori presenti nel museo: in questo caso è il frutto di una collaborazione tra Fondazione Furla e GAM, in una partnership iniziata nel 2021 per promuovere iniziative a cadenza annuale che offrono un’occasione unica di incontro tra maestri del passato e i protagonisti del contemporaneo.

La tecnica dell’artista

Attratta da materiali come vetro, cera e bronzo, Akashi li plasma creando forme che riproducono elementi naturali come piante, fiori, conchiglie o parti del suo corpo, registrandone i cambiamenti fisiologici e il passare del tempo. Accostate in composizioni poetiche dall’aspetto spesso fragile e prezioso, queste forme familiari e stranianti al tempo stesso esplorano questioni esistenziali, incoraggiandoci a guardare le cose da una prospettiva diversa, più ampia e meno antropocentrica.  Concetti universali come tempo e spazio, transitorietà del corpo umano ed entropia sono oggetto di riflessione. In esposizione forme che richiamano le piante, i fiori, le conchiglie o parti del corpo diventano una cartina al tornasole che riflette il passare del tempo.

Dal 13 settembre all’8 dicembre 2024
GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano
info: Fondazione Furla

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