“Colonne Infinite”, le sculture di Park Eun Sun arrivano nella Roma antica

La mostra diffusa tra i siti antichi della Capitale celebra con l'artista coreano i 140 anni dei rapporti diplomatici tra Italia e Corea

Nel cuore di Roma, tra il Parco Archeologico del Colosseo, Piazza Bocca della Verità e il Septizodium, hanno preso posto cinque colonne d’artista. Si tratta di Colonne Infinite, l’installazione dell’artista coreano Park Eun Sun a cura di Leonardo Contini in occasione dell‘Anno dello Scambio Culturale Italia e Corea 2024-2025. La mostra, realizzata in collaborazione con il Parco Archeologico del Colosseo, il Comune di Roma e la Galleria d’Arte Contini, consiste in cinque monumentali opere d’arte scultoree di 14 e 6 metri che si alzano verso il cielo, dando vita a un’operazione che porta l’arte contemporanea nella Roma antica per omaggiare il 140° Anniversario delle Relazioni Diplomatiche tra Italia e Corea.

Simbolo di incontro e dialogo tra contemporaneo e antichità, Italia e Corea, Oriente e Occidente, l’installazione è un’occasione in cui il pubblico può vivere la fusione tra arti, storie e culture, celebrando l’amicizia tra Italia e Corea attraverso cinque opere monumentali che, riflettendo la tradizione della colonna, trasformano l’elemento strutturale in un oggetto d’arte. L’esposizione, fruibile fino al 30 settembre 2024, ha luogo in tre significativi siti del centro storico quali il Tempio di Venere, Piazza Bocca della Verità  e il Septizodium che affaccia sul Circo Massimo.

“Colonne infinite”: una mostra diffusa nella Roma antica

Sono due le opere della mostra “diffusa” che prendono posto nel contesto del Parco Archeologico del Colosseo. Proponendo una poetica delle assenze, le due colonne in granito rosso e nero attirano lo sguardo laddove adesso permane il vuoto, pregno di significato storico ed artistico, di ciò che il tempo e la storia hanno abbattuto. Infatti, le colonne di Park proseguono idealmente il peristilio del Tempio di Venere, che si ergeva innanzi al Colosseo.

Invece, nel contesto della piazza della Bocca della Verità è stata collocata una singola opera di quattordici metri che svetta nel Foro Boario. Acquisendo le forme di un campanile tra i Templi di Ercole Vincitore e di Portuno, l’installazione dialoga con le altre colonne imponenti conservate in città: la colonna Traiana e Aurelia e forse prendendo idealmente il posto della colonna di Antonino Pio, i cui resti sono stati rinvenuti nel XVIII secolo, anche se questa si ergeva nel Capo Marzio e non nel Foro Boario. Infine, nell’antico sito del Septizodium, un monumentale ninfeo di età imperiale, si ergono due colonne di oltre sei metri che si affacciano sul Circo Massimo, creando una connessione con un luogo ancora centrale nella vita sociale e culturale della città.

Proponendo una “archeologia” che indaga non solo il tempo ma anche lo spazio e l’evoluzione dell’arte nei secoli, la mostra esprime il concetto di “infinito” di Park Eun Sun e, al tempo stesso, rilancia l’augurio di infinito sviluppo del rapporto di scambio tra Italia e Corea nel 140° anniversario delle relazioni diplomatiche tra le due nazioni.

info: turismoroma.it

Articoli correlati