Romaeuropa Festival ancora più ricco: presentata l’edizione 2024

Sotto la direzione di Fabio Grifasi il Romaeuropa torna dal 4 settembre al 17 novembre: 700 artisti provenienti da tutto il mondo che avranno il compito di disegnare uno “spazio aperto” attraverso un confronto generazionale e di pratiche artistiche trasversali. L’Accademia belgica ha accolto la presentazione del programma, che interesserà oltre 20 spazi culturali della capitale. Guido Fabiani, presidente della fondazione, ha affermato di essere consapevole «che il nostro messaggio culturale si incroci con gli avvenimenti drammatici che oggi stanno scuotendo il mondo e con i profondi cambiamenti che i fattori ambientali e il progresso tecnologico stanno imponendo all’umanità intera. Di fronte a ciò ci guida e ci sprona la convinzione che rappresentare la verità della creazione artistica aiuti a rafforzare la centralità dell’essere umano e della cultura che esso produce».

Dall’Auditorium Parco della Musica ai teatri Argentina, India e Vascello, dal Mattatoio a Villa Medici, dal Maxxi al Teatro dell’Opera: un programma di arte contemporanea ricco e vario in cui ogni forma espressiva riesce ad essere assoluta protagonista. Ad inaugurare questa edizione il prestigioso Ballet de l’Opéra de Lyon presenta Mycelium – coreografia ispirata al mondo della natura – e Biped di Merce Cunningham, in dialogo con l’omonima composizione musicale di Gavin Bryars. Si continua nei giorni successivi con una sezione totalmente dedicata alla scena internazionale, in un dialogo fra arte e musica. Troveremo ad esempio il regista Amos Gitai con il suo House sul palco del Teatro Argentina con attori e musicisti provenienti da tutto il Medio Oriente.

Berlin, The Making Of Berlin

Si passerà poi alle grandi icone della cultura nazionale, con una partnership siglata che coinvolge anche il Teatro Ateneo dell’Università La Sapienza. Lo spazio del Mattatoio sarà invece adibito ad accogliere e sostenere la creatività emergente con LineUp! che indaga le tendenze del cantautorato italiano in sinergia con la cultura pop; nell’ambito della ricerca intorno alle nuove scritture sceniche si rinnova il dialogo con l‘Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico che propone per il secondo anno il suo premio dedicato agli allievi registi selezionando un progetto che per l’occasione debutterà. Stefania Lo Giudice invece rinnova la sua proposta di musica, teatro e nuovo circo dedicato però solamente all’infanzia.

Ed infine il closing con Ryuichi Sakamoto nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica: un viaggio nello spirito di ricerca e creazione del maestro giapponese. Nato nel 1986 come Festival di Villa Medici, Romaeuropa ad oggi è sinonimo di eccellenza e novità nel mondo del contemporaneo.

info: romaeuropa.net