Il dipinto di Pissarro sottratto dai nazisti appartiene al museo Thyssen-Bornemisza

Dopo 20 anni di battaglie legali, si conclude così la vicenda intricata del quadro di Pissarro "Rue Saint-Honoré"

Una corte d’appello degli Stati Uniti, dopo circa 20 anni di contese, hanno definitivamente stabilito che il dipinto di Pissarro Rue Saint-Honoré, fans l’après-midi. Effet de pluie, rubato dai nazisti in Germania nel 1939, appartiene al museo spagnolo Thyssen-Bornemisza e non ai suoi attuali eredi.

La vicenda da ricostruire è piuttosto travagliata. La tela in questione è celebre non solo per essere un capolavoro impressionista dell’ultimo periodo di Pissarro, ma anche per essere conosciuta come il “dipinto della discordia”. L’opera è stata realizzata dal maestro francese nel 1897 e rappresenta una luminosa strada parigina bagnata dalla pioggia. Appena un anno dopo viene acquistato da Julius Cassirer, membro di una facoltosa famiglia ebrea residente in Germania.

A seguito dello scoppio della guerra, la sua ultima erede, Lilly Cassirer Neubarer è costretta a venderlo a una cifra esigua e ingiusta, per ottenere in cambio il visto e lasciare la Germania.

Da qui inizia la vicenda intricata del dipinto il cui viaggio si intreccia con gli anni più drammatici della storia del secolo scorso. Lilly Cassirer Neubarer, che lo aveva barattato per la sua salvezza, ne perde completamente le tracce. Nel 1958 raggiunge finalmente un accordo di rimborso con il governo tedesco, ma non si arrende e continua a cercare il suo quadro. Nel 1976 l’opera, giunta per spostamenti ancora oggi davvero poco chiari, in una prestigiosa galleria di Beverly Hills, viene acquistata dal barone Thyssen-Bornemisza che solamente nel 1993 lo vende alla Spagna con il resto della sua collezione, dove tutt’ora è esposta nel museo Thyssen-Bornemisza di Madrid.

Nel 2002 però alcuni membri della famiglia, dopo aver scoperto che il dipinto era custodito in uno dei più importanti musei spagnoli, ne avanza una prima richiesta di recupero: è così l’inizio di una serie di azioni legali tra Stati Uniti e Spagna durate decenni. Solamente il 9 gennaio scorso una corte d’appello americana ha definitivamente stabilito che il dipinto appartiene alla fondazione Thyssen-Bornemisza che è l’unica legittima proprietaria del dipinto, e dunque non ai suoi attuali eredi. Il valore odierno dell’opera impressionista è di circa 30 milioni di dollari e la sua avventura, sebbene ormai terminata, si inserisce suo malgrado nella complessa vicenda dei tesori d’arte sottratti dai nazisti: si parla di migliaia di opere di cui non si conosce l’identità passata e molte di queste sono in Germania in musei statali, ministeri o depositi. Insomma, una vera e propria storia stavolta, tutta da riscrivere.