Roberto Maria Lino vince il Premio Internazionale Generazione Contemporanea

Roberto Maria Lino vince il Premio Internazionale Generazione Contemporanea organizzato dal Collettivo Curatoriale della Luiss Business School

Roberto Maria Lino, artista emergente originario di Napoli e residente a Roma, ha vinto il prestigioso Premio Internazionale Generazione Contemporanea organizzato dal Collettivo Curatoriale del Master in Art Management della Luiss Business School. La mostra, intitolata Diadi, ospitata presso la Fondazione Nicola del Roscio dal 20 dicembre 2023 al 25 gennaio 2024, ha visto la partecipazione di Lino e altri grandi artisti italiani e internazionali.

La genesi artistica di Roberto Maria Lino affonda le radici nella sua infanzia: “La matita in mano è sempre stata un’estensione della mia persona”. Uno degli episodi più significativi che meglio racconta l’inizio della sua espressione artistica è legato all’esperienza vissuta a soli 4 anni durante un intervento chirurgico a cui ha assistito insieme a suo padre, medico: “tornato dall’ospedale in lacrime, scioccato dall’esperienza della sala operatoria sono corso da mia mamma a cui ho cercato di spiegare, disegnandolo, scarabocchiando su dei fogli, come fosse fatto realmente il cuore… non era come le due parentesi che ci facevano immaginare!”. Questo primo approccio con la matita è stato il punto di partenza per una carriera artistica che si è evoluta attraverso una formazione classica al liceo e all’Accademia di Belle Arti a Roma.

Il percorso artistico di Lino è stato caratterizzato da un’evoluzione continua. L’artista spiega: “Dall’iniziale approccio figurativo, ho attraversato la fase del collage su carta per approdare alle opere tessili.” La sua tecnica di sutura a mano, lenta e ossessiva, diventa terapeutica e lo immerge completamente nel suo studio, sia a Roma che in giro per l’Italia e oltre. “Mi diverte imprigionarmi in gabbie, auto-restringendo il campo decisionale per rimanere sempre connesso a una storia personale. Trovo affascinante scavare dentro qualcosa di personale e esporlo poi pubblicamente, permettendo a visitatori sconosciuti di confrontarsi con i miei lavori”.

Un punto culminante del suo percorso è rappresentato dall’installazione “Sutura”, nata nel 2021 e esposta alla Fondazione 107 di Torino, nonché alla mostra Diadi presso la Fondazione Nicola del Roscio. Quest’opera, realizzata con camici operatori e indumenti personali cuciti a mano, rappresenta la continuità del percorso artistico di Lino. Come afferma l’artista, “Questa installazione è il frutto di un percorso personale, una performance che integra e valorizza l’elemento privato del mio lavoro.” L’opera ha conquistato l’attenzione e l’ammirazione della giuria del Premio Internazionale Generazione Contemporanea che ha proclamato Lino vincitore.

La mostra Diadi, curata dal Collettivo Curatoriale del Master in Art Management della Luiss, si inserisce nella filosofia platonica della diade, esplorando il dualismo e l’unione. Lino si integra perfettamente in questo contesto presentando Sutura, un’opera che oscilla tra l’ordine e il disordine, tra l’apollineo e il dionisiaco. Da un lato il rimando alla tessitura di cui leggiamo nella mitologia greca, dall’altro la ricerca sul colore Rosso, ricco di contrasti e simbologie. L’artista sceglie di presentare una gamma ampia di sfumature, sia visive che emotive, di questo colore: “io di carattere e come appassionato mi reputo pop, per questo mi piace pensare al rosso che utilizzo sia come freddo e doloroso, come quello delle sale operatorie, che come il colore dei capelli della sirenetta, il mio cartone animato preferito”

Guardando al futuro, Lino ambisce a esplorare il campo della scenografia e delle installazioni immersive. “Un progetto in corso prevede la realizzazione di un lavoro in Egitto sul Mar Rosso, dove dovrò curare delle camere d’artista, fondendo la mia arte con l’ambiente circostante”.

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