Arte Contemporanea e Diritto d’Autore: una nuova pubblicazione ne indaga il rapporto intricato

Opere d’arte contemporanea è il titolo di un saggio sulle tutele in ambito artistico che fa luce sui rapporti tra arte e diritto d'autore

Una delle sfide più significative è la trasformazione delle opere d’arte in pure idee. Secondo l’impostazione tradizionale del diritto d’autore, le idee in sé non sono tutelabili, ma solo la loro estrinsecazione: ma come possiamo stabilire cosa sia oggetto di protezione per l’autore in un’opera che è stata solo “pensata come tale” ma non materialmente eseguita? Questi interrogativi gettano le basi per una stimolante riflessione sul concetto stesso di creazione, che gioca un ruolo centrale nella legge sul diritto d’autore.

Nel mondo affascinante e mutevole dell’arte contemporanea, siamo spesso gettati in un vortice di stimoli visivi e concettuali che sfidano i limiti della percezione tradizionale. Quadri, sculture e oggetti di uso comune sono esposti insieme, provocando un turbinio di pensieri e sensazioni. Tuttavia, per un’analisi legale è necessario andare oltre  l’aspetto estetico. 

“Le opere dell’arte contemporanea”, testo scritto da Francesca Di Lazzaro e Maria Di Gravio, avvocate specializzate in proprietà intellettuale e diritto dell’arte presso lo studio legale Gianni & Origoni, affronta questa difficile questione. Attraverso il loro lavoro, ci conducono in un viaggio concettuale che cerca di gettare luce su come le opere d’arte contemporanea possano essere protette ai sensi del diritto d’autore.

La tradizione legale del diritto d’autore, come sottolineano le autrici, è radicata nell’idea dell’intangibilità del bene protetto e nella distinzione tra corpus mysticum (l’aspetto immateriale di un’opera) e corpus mechanicum (l’oggetto fisico). Ma cosa accade quando ci troviamo di fronte a forme estreme di arte concettuale, dove il corpus mechanicum perde il suo valore o è addirittura assente? E come definire l’oggetto e il contenuto della tutela autoriale in queste espressioni artistiche altamente innovative?

Cesare Pietroiusti, Studio per Cento Lire I, 1989, photo-Giorgio-Benni, courtesy The Gallery Apart

Nel contesto di questa complessa riflessione, le autrici esaminano, tra le altre, l’opera di un artista, Cesare Pietroiusti,  che “gioca” con le regole del diritto rendendole parte integrante delle sue opere. Nelle creazioni di Pietroiusti, regole e sanzioni diventano, con un certo gusto per il paradosso, parte essenziale della creazione  artistica. Questo solleva domande interessanti sulle implicazioni giuridiche delle opere d’arte concettuali e sulla loro riconciliazione con il diritto.

Per rispondere a queste complesse domande, le autrici esaminano stimolanti casi giurisprudenziali di vari paesi ed analizzano  le molteplici sfaccettature di questo dibattito in costante evoluzione. Il testo offre anche spunti comparativi tra i sistemi giuridici di civil law e quelli di common law, così da aggiungere ulteriore profondità a questa indagine multidisciplinare. 

In conclusione,”Le opere dell’arte contemporanea” di Maria Di Gravio e Francesca Di Lazzaro è un libro che ci invita a esplorare i confini della creatività, del diritto e della protezione artistica. Esso ci mostra come, in un mondo in costante mutamento, il diritto d’autore debba plasmarsi parallelamente alle trasformazioni delle modalità espressive.

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