Non solo ville e barche, il patrimonio di Berlusconi conta anche 24mila opere d’arte

Si legge in questi giorni il testamento del Cavaliere e si scopre un'imponente collezione di opere d'arte. Ma a chi andranno?

Dopo il pianto, è tempo di aprire il testamento. Berlusconi è morto da 3 settimane e si scopre adesso cosa ha lasciato a chi del suo patrimonio sterminato. Aziende, ville, azioni, barche ma anche una cospicua e imponente collezione d’arte costituita di ben 24mila opere

A quanto pare, come ha ricordato il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi con il linguaggio che lo contraddistingue: «La sua pinacoteca era il sostituto dell’amore per le donne: non potendo più avere 24mila donne, aveva 24mila dipinti». Le opere sono custodite in un hangar,  a circa un chilometro di distanza dalla villa di Arcore. Era stato lo stesso Sgarbi a suggerire di utilizzare un hangar, con lo scopo di poterne realizzare «un museo per le gente che capisce poco d’arte».

Tra le opere della collezione del Cavaliere Sgarbi ha citato un Tiziano proveniente dal Museo di Cleveland e un dipinto di un pittore vicino a Leonardo della scuola del Giampietrino. Ma anche una bellissima opera di Pietro Annigoni che ritrae la Marchesa Casati Stampa, uccisa nel 1970 dal marito geloso. 

Si dovrà capire ora che fine faranno queste opere. Ai giornalisti, Sgarbi aveva appunto suggerito la possibilità di realizzare un museo, come già proposto a Berlusconi, ma «come MiC essendo oggetti privati, non possiamo e non vogliamo intervenire». Sarà allora la famiglia a deciderne la sorte, nelle prossime puntate di questa corsa alla successione.

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