Amore per la natura e per l’arte contemporanea si incontrano, popolando l’incontaminata Foresta Vetusta – dal 2017 Patrimonio Unesco – di meravigliose installazioni in site-specific. ARTEPARCO quest’anno giunge alla sua sesta edizione: curiosi di conoscere la storia e il futuro del progetto, abbiamo intervistato Paride Vitale, cui ne dobbiamo l’invenzione.
Paride, ti va di raccontarci come nasce ARTEPARCO e come si è evoluto nel tempo?
ARTEPARCO è nato sei anni fa dall’idea di unire l’arte e la natura in un luogo unico al mondo e forse ancora poco conosciuto come il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Grazie al grande entusiasmo dell’Ente Parco, del Comune di Pescasseroli e grazie al sostegno dei numerosi partner come BMW Italia e Sky Arte, che hanno creduto in questo progetto fin da subito, GORE-TEX e da quest’anno la Woolrich Outdoor Foundation, abbiamo dato vita a un’iniziativa che vuole offrire un’esperienza inedita nella natura, un vero e proprio percorso da scoprire.

In che modo il progetto intende ed esplora il connubio tra arte e natura?
La manifestazione ha un nome inequivocabile. Soprattutto negli ultimi anni siamo stati portati a rivedere il nostro rapporto con la natura e questo evento vuole raccontare e valorizzare un territorio che va salvaguardato. Passeggiare ammirando installazioni artistiche contemporanee all’interno delle foreste più antiche d’Europa può essere un modo per conoscere il patrimonio del nostro territorio.
Le opere esposte sono raggiungibili da Pescasseroli attraverso due sentieri, C1 e C2. Come avete individuato questo percorso?
Quando insieme al direttore dell’Ente Parco, Luciano Sammarone, abbiamo dovuto selezionare il sentiero più adatto a questo tipo di progetto, abbiamo subito pensato ai percorsi C1 e C2 in quanto facili da raggiungere ma al contempo completamente immersi nella natura. Le persone possono così attraversare un percorso totalmente protetto immergendosi in una foresta di faggi secolari che nel 2017 è diventata Patrimonio Unesco.


Secondo quali criteri avete scelto finora gli artisti? E in che modo sostenete il loro processo creativo?
Ogni anno facciamo una selezione di artisti che possano essere in linea con la manifestazione, ovvero che utilizzino materiali sostenibili e la cui ricerca artistica possa confrontarsi con un contesto ambientale tanto straordinario. Rispetto a una prima selezione più allargata individuiamo poi una rosa di nomi intorno ai quali avviene una scelta corale tra il Parco e i partner. La creazione dell’opera non può prescindere da un’immersione nel luogo infatti ogni anno organizziamo un’esperienza per l’artista così che il suo lavoro sia effettivamente frutto di un contatto con il territorio.
E gli artisti come vivono la relazione con il patrimonio e i paesaggi del Parco?
È interessante poter osservare come ogni artista reinterpreta sempre in chiave propria questi paesaggi: sono sempre tutti molto entusiasti, non conoscono il territorio ed è per loro una vera scoperta, spesso arrivano con un’idea e dopo essersi immersi nei boschi la modificano in un dialogo creativo e romantico con la natura. ARTEPARCO è un progetto autentico e le opere vengono sempre realizzate insieme agli operai del parco che ne seguono l’allestimento con grande partecipazione.

In che modo i visitatori entrano a contatto con le opere? Come reagiscono?
I visitatori spesso arrivano casualmente al percorso di ARTEPARCO, molti ne restano affascinati, alcuni anche sorpresi all’inizio ma quasi subito interagiscono in qualche modo con le installazioni. Inoltre, per agevolare la lettura delle opere, tramite un qr code posizionato sulle targhe, è possibile accedere dal sito dell’associazione all’audio-guida con la voce di Victoria Cabello.


Quale delle opere passate ha riscosso più successo?
Giunti ormai alla sesta edizione possiamo dire che stiamo creando un vero e proprio museo a cielo aperto con opere molto diverse tra loro, è difficile dire quale tra queste negli anni abbia riscosso più successo. L’inaugurazione della nuova opera di ARTEPARCO è diventata ormai un appuntamento fisso per tutti gli abitanti di Pescasseroli e gli ospiti che arrivano da fuori, è sempre una grande festa.
Il 2023 vedrà la sesta edizione del progetto. Che artista ospiterete quest’anno?
Per questa sesta edizione avremo un collettivo di donne, l’Accademia di Aracne, siamo molto entusiasti del loro lavoro e la nuova opera sarà una grande sorpresa!