Marinella Senatore torna a Parigi con Alliances des corps

La collaborazione con la capitale francese continua, l'artista presenta un percorso multimediale tra emancipazione e autodeterminazione

Dopo il successo del festival Alliances des corps tenutosi lo scorso settembre al Palais de Tokyo di Parigi, Marinella Senatore ritorna nella capitale francese con la prima mostra personale presso la galleria Ceysson & Bénétière. Riprendendo il titolo del festival, Alliances des corps celebra lo spazio pubblico, come luogo sociale e politico, femminista e inclusivo. Oltre alla grande luminaria che sormonta l’entrata della galleria, la mostra si articola in diversi percorsi, dimostrando la creatività multimediale dell’artista: le installazioni luminose presenti all’interno della mostra si muovono tra citazione ed emancipazione, invitando all’autodeterminazione dell’individuo attraverso riferimenti a Samuel Beckett, Dance Firt Think Later, e Walt Whitman, I Contain Multitudes. 

Marinella Senatore, I Contain Multitudes, 2022, courtesy Ceysson & Bénétière, Paris, photo A. Mole

Anche il titolo della personale è a sua volta una citazione di Judith Butler, filosofa post-strutturalista femminista, che ci ricorda la portata sociale del lavoro di Senatore: i suoi collage, disegni e installazioni luminose sono una celebrazione della convivenza, dell’educazione personale, dell’apprendimento non gerarchizzato informale e dell’auto-apprendimento. Lo spettatore viene accolto da una serie di collage che inglobano frasi, simboli e nuovamente luce, anche se in questo caso di carta: si genera anche da un medium così semplice un’energia travolgente che pervade lo spettatore ma allo stesso tempo lo fa riflettere, leggermente, quasi inconsciamente. Identità ed emancipazione creano un sistema di politicizzazione dello spazio pubblico, come già era successo al Palais de Tokyo. 

Marinella Senatore, We Rise By Lifting Others, 2023, courtesy Ceysson & Bénétière, Paris, photo A. Mole

It’s Time to Go Back to the Street è una serie di disegni che l’artista ha realizzato basandosi su foto storiche, indagando le forme plurali di manifestazione e le diverse eredità che esse hanno avuto in diversi paesi. La mostra continua con un’intera parete dedicata a un altro progetto che l’artista ha realizzato in parallelo alla sua attività visiva, ovvero la School of Narrative Dance (SOND), un progetto nomade, partecipativo e anche qui non gerarchico. Marinella Senatore ha proposto un modello educativo di danza (e non solo) alternativo, basato sull’emancipazione e l’autoformazione. Mettendo in discussione la nostra società incapace a volte di creare un respiro collettivo e un’empatia comune, l’artista mette in moto un sistema di “partecipazione”, che qui non è solo una collaborazione attiva, ma un vero e proprio far parte di un movimento collettivo. Attingendo a forme vernacolari come danze e musiche di protesta, narrazioni, manifestazioni politiche e pubbliche, eventi civili e rituali, Senatore mette in discussione le distinzioni tradizionali tra artista e pubblico, e la SOND promuove una riflessione che porta il focus dal “singolo” (artista o chi per lui) a concetti come “assemblea”, “comunità” e “pubblico”.
Visitabile fino al 18 marzo, la mostra rappresenta un nuovo punto di continuità tra l’artista e Parigi che porta avanti, tra ricerca e dialogo, pratiche documentaristiche e sociali per un modello di socialità alternativa.

Marinella Senatore, Alliances des corps, installation view at Ceysson & Bénétière, Paris, courtesy Ceysson & Bénétiere, photo A. Mole

Marinella Senatore, Alliance des corps
in collaborazione con Mazzoleni London – Torino
fino al 18 marzo
Ceysson & Bénétière – 23, rue du Renard, Paris

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