Palazzo Bonaparte inaugura la mostra dedicata a Van Gogh

L'esposizione ricostruisce attraverso un ricco corpus di cinquanta opere, la vicenda umana e artistica del genio olandese

Palazzo Bonaparte

Roma

A partire dall’8 ottobre Palazzo Bonaparte, a Roma, ospita una grande mostra dedicata a Vincent Van Gogh, prodotta da Arthemisia e realizzata in collaborazione con il Kröller Müller Museum di Otterlo.
L’esposizione, curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti, ricostruisce attraverso un ricco corpus di cinquanta opere, la vicenda umana e artistica del genio olandese.

Vincent Van Gogh, Il seminatore, giugno 1888 © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands

Provenienti dal Museo Kröller Müller di Otterlo, le opere seguono nel percorso espositivo un ordine cronologico, accompagnate dal materiale biografico che permette ai visitatori di avere un quadro completo della vita dell’artista.
Alla vigilia dei 170 anni dalla nascita di Van Gogh, infatti, il museo romano ripercorre la carriera artistica e i capitoli della sua vita, per celebrarne la grandezza universale, attraverso i luoghi dell’artista e i conseguenti periodi artistici. Dal periodo olandese al soggiorno parigino, da quello ad Arles fino a quello a St. Remy e Auvers-Sur-Oise, dove mise fine alla sua tormentata vita, ripercorriamo i passi della sua carriera, dall’appassionato rapporto con gli scuri paesaggi della giovinezza allo studio sacrale del lavoro della terra, da cui scaturiscono figure che agiscono in una severa quotidianità.

Vincent Van Gogh, olio su tela, © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands

Ogni fase del rapporto dell’artista con la creazione pittorica è espressione della grandezza e dell’intenso rapporto con la verità del mondo di Van Gogh.
In particolare, grande rilevanza è data al periodo parigino, caratterizzato da grandi cambiamenti e approfondimenti: in questo periodo sorge, infatti, un’accurata ricerca sul colore e una nuova libertà nella scelta dei soggetti, che gli permettono di trovare un linguaggio coinvolgente ed immediato, utilizzato, tra le altre opere, per numerosi autoritratti.

La curatrice Benedetti afferma : «Era senza amore, senza denaro, ma pieno di un talento unico che è riuscito a esprimere in soli dieci anni. Alla gente piace la sua sensibilità forte, anche quando rivela le sue componenti più oscure».

Vincent Van Gogh, AutoritrattoAprile – Giugno 1887 © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands