Il 19 maggio Il Margutta Veggy Food & Art presenta la mostra di Annarita Serra e Romana Zambon, in collaborazione con la Galleria Federica Ghizzoni. L’esposizione, dall’accattivante titolo Plastica fatale, presenta le opere delle artiste che fondono nella loro ricerca gusto estetico e ironia, andando a toccare temi attuali come l’ecologia e la sostenibilità. Il titolo, difatti, gioca sul doppio senso dell’aggettivo “fatale”, che indica allo stesso tempo qualcosa di seducente oppure di drammaticamente ineluttabile, che viene accostato al termine plastica.
I lavori di Serra e Zambon si concentrano proprio su questi aspetti: Serra recupera gli scarti spiaggiati per ricomporli in opere d’arte, mentre Zambon offre agli occhi la freschezza di colori floreali cristallizzata in raffinati oggetti di plastica. «L’attualità del tema – puntualizza la curatrice Francesca Barbi Marinetti – assume forma poetica di denuncia, nelle composizioni fiorite e le nature morte di Zambon, e richiama con veemenza archetipi simbolici di bellezza e forza, come Charlize, Marilyn e la Ragazza con l’orecchino di perla».


Se Annarita Serra si serve di materiali di scarto, rivalorizzandoli, dando vita a nuove forme, Zambon si concentra invece su soggetti floreali in cui natura e artificio sono legati indissolubilmente.
L’accostamento di Annarita Serra e Romana Zambon, tra le artiste di punta della scuderia d’arte Galleria Federica Ghizzoni, nasce in armonia con la sensibilità di Tina Vannini e de Il Margutta Veggy Food & Art in merito alle sempre più emergenti tematiche ambientali, in collaborazione con D.d’Arte.
BIOGRAFIA DI ANNARITA SERRA – Annarita Serra, nata in Sardegna, si trasferisce a Milano, con la sua famiglia, che è ancora bambina. Frequenta il liceo artistico e si specializza in restauro di dipinti antichi. Ma negli anni ’80, dopo un master in marketing alla Bocconi, intraprende la carriera di manager in una multinazionale americana. Nel 1990 cambia radicalmente strada per dedicarsi al suo primo amore: l’arte. Dopo aver approfondito un linguaggio pittorico più tradizionale, ritrova le sue radici in una ricerca volta a dare una nuova identità a materiali di recupero, con particolare attenzione alla plastica raccolta sulle spiagge della sua Sardegna. Annarita punta sull’utilizzo di oggetti frammentati e tracce di spazzatura, raggiungendo un impegno estetico intenso ed una energica, e insieme dolce, comunicabilità. L’artista, attraverso una bellezza mascherante, si fa testimone del silenzioso grido di aiuto di una natura sempre più contaminata.
BIOGRAFIA DI ROMANA ZAMBON – E’ cominciata con alcune partecipazioni ad aste di charity la carriera di fotografa di Romana Zambon, milanese d’adozione, architetto e amante della fotografia. “Sono sempre stata attratta dalla forza del colore che associo a vari stati d’animo” afferma Romana quando parla della sua passione per la fotografia che ha trasformato in una professione e continua spiegando che “questo elemento, insieme all’armonia delle forme, colpisce la mia attenzione e la trasforma in scatto, in istante, in fotografia”. La sua fotografia senza titolo#17 è stata una delle 15 opere selezionate da BNL per a curator’s guide, al Mia Photo Fair 2017.
Opening giovedì 19 maggio, con vernissage alle ore 18:30
Fino al 20 settembre. Ingresso libero, tutti i giorni dalle 10 fino a chiusura.