Bologna ospita la quinta edizione di Foto/industria e sotto la direzione del curatore Francesco Zanot indaga attraverso il mezzo fotografico il fondamentale tema del food, con particolare attenzione ai suoi risvolti in campo sociale e lavorativo.
La riflessione sul tema si sviluppa in un percorso policentrico di 10 mostre in sedi storiche della città e una all’interno dello spazio espositivo della Fondazione MAST. Il soggetto dell’industria alimentare viene indagato da differenti prospettive che consentono l’articolazione di un discorso capace di toccare ambiti macroscopici come quello filosofico, storico, scientifico, politico ed economico.
Il cibo permea da sempre la vita dell’essere umano e incarna la risposta al suo bisogno fisiologico primario. Il filtro fotografico degli artisti che intervengono al nuovo appuntamento della Biennale fotografica bolognese punta alla proiezione degli sviluppi e i cambiamenti che hanno visto il cibo come “specchio dotato di memoria”, capace di definire le caratteristiche delle civiltà e delle epoche che hanno tramandato il loro codice culturale, attraverso il modo in cui si garantiscono e sfruttano la loro principale fonte di sostentamento.
Le riflessioni innescate dalla sintesi tra fotografia e gastronomia puntano al superamento della moderna e frivola concezione edonistica del cibo come genere di consumo ricreativo: Foto/industria propone una selezione di immagini prodotti da artisti italiani e internazionali che trasportano il visitatore dell’esposizione attraverso un viaggio impreziosito da incontri e performance dal 14 ottobre fino al 28 novembre.

Tra i nomi presenti all’interno dell’esposizione di Foto/industria risuona quello di Hans Finsler (1891-1972), tra i maggiori esponenti della fotografia industriale del xx secolo, del quale sono posti in visione del pubblico gli scatti realizzati durante la campagna commissionata dall’azienda dolciaria tedesca Most e in cui viene messo in rilievo l’ingegno artigianale e manifatturiero nella creazione di prodotti in cioccolato e marzapane.
Dalla Germania del primo ‘900 si passa all’Italia del dopoguerra, in cui Ando Gilardi realizza fotografie che descrivono il lavoro contadino e operaio dell’industria agroalimentare negli anni del boom economico.
La fotografia francese viene rappresentata da Bernard Plossu che porta in mostra le insegne dei diner americani insieme ai paesaggi e le nature morte cristallizzate nel tempo dal suo obiettivo.
La Biennale bolognese ospita inoltre le fotografie realizzate da Maurizio Montagna facenti parte di un progetto ideato proprio per l’occasione e in cui il fotografo si è cimentato nell’indagine relativa all’evoluzione dell’attività ittica all’interno del contesto geografico della Valsesia, luogo la cui tradizione è da sempre vicina alla pesca.
Il viaggio continua con le esposizioni di Lorenzo Vitturi e di Henk Wildschut: le testimonianze del primo narrano del viaggio compiuto attraverso i mercati di strada di diverse regioni del mondo, quelle del secondo descrivono la sua ricerca riguardante le più avanzate tecnologie che oggi sono a disposizione dell’industria del settore alimentare.
L’obiettivo della Fondazione MAST come istituzione culturale è quello di indurre alla contaminazione differenti tipi di linguaggio e moltiplicare gli sguardi sul mondo attraverso una narrazione poliedrica. La coerenza con questo intento è facilmente riscontrabile nel tema della questione alimentare; oggi più che mai ci troviamo ad affrontare un mondo contemporaneo estremamente toccato dalle ripercussioni che l’alimentazione di una popolazione globale ha sul pianeta. Il tema della questione demografica, del cambiamento climatico e della sostenibilità sono nodi che appartengono allo stesso laccio, il quale inevitabilmente stringe la vita quotidiana e le scelte del singolo individuo come dell’intera collettività.
VIVIEN SANSOUR Palestine Heirloom Seed Library, El Bir Arts & Seeds, Beit Sahour 2017 © Vivien Sansour. Palestine Heirloom Seed Library TAKASHI HOMMA Chambéry 2000/2010 © Takashi Homma. Courtesy Galleria Viasaterna, Milano. MISHKA HENNER Feedlots, Tascosa Feedyard, Bushland, Texas 2013 © Mishka Henner. Courtesy of the artist and Galleria Bianconi, Milano MAURIZIO MONTAGNA Landwasser #CF037045 2021 © Maurizio Montagna LORENZO VITTURI Praying Mat Fragments, Pink Soap, Egg and Coconut Oil 2017 © Lorenzo Vitturi. Courtesy of the artist JAN GROOVER Senza titolo / Untitled 1985 © Musée de l’Elysée, Lausanne – Jan Groover Archives HERBERT LIST Grandi tranci di tonno vengono puliti a mano e inscatolati, Favignana, Italia / The big tuna steaks are trimmed by hand and placed into big tins, Favignana, Italy 1951 Collezione MAST. Courtesy of The Herbert List Estate / Magnum Photos HENK WILDSCHUT WAKKER DIER, AMSTERDAM, MARCH 2012 © Henk Wildschut HANS FINSLER Senza titolo / Untitled 1928 Courtesy Fondazione Rolla, Bruzella ANDO GILARDI Giovani donne portano zucche sulla testa. “Le zucche, d’estate sono mangime, d’inverno cibo”. Quando il gallo canta a Qualiano, ampia fotoinchiesta di Gilardi sulla sindacalizzazione dei braccianti agricoli, in questo paese particolarmente sentita. Qualiano (Napoli), ottobre 1954. © Fototeca Gilardi BERNARD PLOSSU Chez Troisgros, Roanne 2000 © Bernard Plossu