Il salotto buono, omaggio a Guido Rocca

Chiavari (Ge)

In attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione del Laboratorio della sedia leggera di Chiavari Guido e Anna Rocca, luogo che racconterà in un percorso espositivo di oggetti, documenti, macchinari, la storia della produzione artigianale che ha portato Chiavari alla fama internazionale, gli spazi di Via Piacenza 80 si aprono per un secondo progetto espositivo.

Dopo il successo della mostra L’inizio di una sedia, il nuovo appuntamento, dal titolo Il Salotto buono. Omaggio a Guido Rocca, vede coinvolte le artiste Elena Carozzi e Valentina Giovando, che con i loro dipinti, carte da parati e oggetti d’arredo riscrivono gli spazi del Laboratorio di Guido Rocca. La mostra, a cura di Mario Commone, Lara Conte e Raffaella Fontanarossa, assessore alla cultura della Società Economica di Chiavari, aprirà con diretta streaming il 14 agosto e sarà aperta al pubblico dal 15 agosto al 13 settembre. Con Il Salotto buono. Omaggio a Guido Rocca le due artiste intendono omaggiare l’artigiano chiavarese, Guido Rocca, il quale, col fratello Giuseppe, nel clima della ricostruzione postbellica proseguì l’attività del padre nel laboratorio di Corso Dante 24, per poi trasferirsi nel 1971 nella sede di Via Piacenza 80, che diventò un punto di riferimento per la realizzazione di mobili di pregio e di vari modelli della sedia leggera di Chiavari. Elena Carozzi e Valentina Giovando hanno ricostruito delle ambientazioni domestiche, reinterpretando in chiave intensamente evocativa e creativa le atmosfere dei bozzetti e degli schizzi progettuali che Guido Rocca mostrava ai suoi committenti. Il Salotto buono. Omaggio a Guido Rocca racconta infatti il sogno della piccola borghesia negli anni del miracolo economico che coltiva il desiderio di costruirsi nello spazio domestico la propria sala dei sogni. Si tratta di spazi spesso custoditi con grande cura, ammirati e fruiti nelle occasioni speciali – luoghi dalle atmosfere rarefatte in cui il tempo sembra essersi fermato. Partendo dalle linee sinuose dei mobili in stile realizzati da Rocca, ma anche da materiali residuali reperiti nel laboratorio dismesso – carte, seste, strutture di sedie e di panche – Elena Carozzi e Valentina Giovando hanno riscritto, attraverso le loro interpretazioni, quegli oggetti e quei materiali per dar vita ad ambientazioni cariche di suggestioni. Le due artiste hanno lavorato insieme già in altre occasioni espositive e in questo appuntamento rinnovano il loro dialogo, in cui due universi creativi ben distinti trovano una peculiare sintonia al femminile. In occasione del finissage della mostra sarà presentato il catalogo edito nella collana nei Qua-derni del Laboratorio della sedia leggere di Chiavari (cfr. pdf allegato), con progetto grafico di Marta Manini.

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