In alcune parti del mondo gli artisti stanno molto a cuore alle istituzioni. Come A Richmond, Virginia, Stati Uniti. In questa roccaforte del Sud il governatore Ralph Northam in collaborazione con il Virginia museum of Fine arts ha lanciato un piano di assistenza agli artisti colpiti dalla crisi post Covid. Un piano piuttosto sostanzioso, visto che prevede una sovvenzione di 5000 dollari ai 40 selezionati in base ad alcuni requisiti. Nel regolamento del VMFA si chiarisce, infatti, che i 40 selezionati devono avere almeno 21 anni e ”trarre una parte significativa delle loro entrate dalle loro opere d’arte, comprese le vendite e le lezioni”. Una clausola piuttosto insolita, che dimostra probabilmente quanto in Virginia abbiano le idee chiare su chi definire ”artista” e chi no. Le sovvenzioni saranno erogate attraverso il Virginia Artist Relief Fellowship Program. Il governatore ha motivato così il suo gesto: «Le arti sono di fondamentale importanza, in particolare in periodi di difficoltà e difficoltà collettive. Siamo orgogliosi di stare al fianco di VMFA nel supportare gli artisti della Virginia durante il loro momento di bisogno». Le domande saranno aperte dal 16 giugno al 10 luglio. I destinatari saranno avvisati entro il 24 luglio.
La pandemia continua ad avere un impatto devastante sul mondo dell’arte negli Stati Uniti. Anche lì molti musei hanno dovuto chiudere le porte, licenziare i dipendenti e annullare le mostre. Gli artisti a tempo pieno, molti dei quali lavorano senza assicurazione sanitaria o altri benefici, si trovano in una situazione particolarmente fragile. Lo ha confermato anche il direttore del VMFA Alex Nyerges: «Il Virginia museum of Fine arts ha attentamente investito il dono del signor Pratt, il cui saldo in eccesso accumulato viene utilizzato per aiutare gli artisti visivi del nostro stato durante questa crisi storica».