È ancora Romaeuropa festival e quest’anno, come in ogni edizione, sono in programma interessanti sorprese, anche per gli appassionati di arti visive. Le contaminazioni, infatti, sono una linfa di questo format ormai storico della capitale e per alimentarle sono stati coinvolti in questa edizione due protagonisti della scena contemporanea internazionale, Hans Op de Beeck e Pascale Marthine Tayou. Il primo un fiammingo, il cui lavoro si articola come una riflessione sulla complessità della società contemporanea tentando di affrontare domande universali come il significato della vita e della mortalità; il secondo, artista della Galleria Continua di San Gimignano, da anni impegnato in un lavoro in cui si intersecano differenti culture, dove uomo e natura interagiscono con le costruzioni sociali, culturali o politiche. Una dialettica che si esprime in opere volutamente mobili, elusive di schemi prestabiliti.
HANS OP DE BEECK
Presenta due progetti:
– Staging Silence (3): l’ultimo capitolo di una serie di film d’autore realizzati dall’artista. Due paia di mani anonime costruiscono e distruggono dei paesaggi a partire da oggetti di uso quotidiano e trasportano il visitatore in un viaggio visivo tra luoghi disabitati, enigmatici, talvolta malinconici ma sempre giocosi. Riferimenti culturali, storici o all’attualità ci raccontano del modo in cui l’uomo – nel suo rapporto con l’architettura e la natura – ”umanizza” lo spazio per creare significato, identità e per dialogare con il tempo. Accompagna il film una colonna sonora composta ed eseguita dal compositore e musicista Scanner (UK).
Info: 26 – 29 Settembre 2019 Mattatoio – Teatro 2 (ingresso gratuito)
– The Valley è il racconto della banalità della violenza e delle nostre piccole apocalissi quotidiane. Un uomo si trova nel mezzo di una piccola arena circondato da musicisti che sostengono, commentano e accompagnano la sua tragica storia. Tra loro c’è una donna misteriosa, forse il suo angelo custode oppure la sua figlia perduta. L’artista dirige uno spettacolo di teatro musicale in cui la visionarietà delle immagini si sposa alle musiche eseguite dal quartetto di sax BL!NDMAN diretto da Eric Sleichim.
Info: 26 – 27 Settembre 2019 Mattatoio – Teatro 1 (da € 8 a € 15)
PASCALE MARTHINE TAYOU
Sono tre le installazioni realizzate dall’artista:
– Arbre de vie: è un’installazione esempio della capacità di Tayou di lavorare sulla simbologia contemporanea posizionandosi in una zona di frontiera tra l’Africa e l’Europa. A un albero, simbolo della natura e della vita, sono appesi feticci di plastica, residui e tracce di un’umanità che produce rifiuti ma anche storie e miti. Ogni ramo è una riflessione sulla sostenibilità ambientale, sulla globalizzazione e sull’immigrazione.
Info: dal 26 settembre al 27 ottobre 2019 Mattatoio dalle 16 alle 20 (ingresso gratuito)
– Open wall: invece, è costruita con insegne luminose in differenti lingue accumulate dall’artista in giro per il mondo. Attraverso questi segni luminosi, Tayou riflette sulla dimensione istituzionale degli spazi dedicati all’arte trasformando il percorso all’interno del Mattatoio in un luogo di comunicazione e scambio culturale ma anche in una critica alla globalizzazione.
Info: dal 26 Settembre al 24 Novembre 2019 Mattatoio dalle 16 alle 20 (ingresso gratuito)
– Big jumps: un’installazione che Pascale Marthine Tayou realizzerà appositamente per il REf19 e come regalo alla città di Roma. Un manifesto della sua estetica e della sua pratica artistica.
Info: dal 26 settembre al 24 novembre (ingresso gratuito)