Cominciamo con un’evidenza: è molto più probabile che un lavoro venga visto da più persone se una volta fotografato viene condiviso sui social che affollano la nostra vita digitale. Visto molto di più che se fosse rimasto solo nello studio di un artista o nella collettiva in quella galleria lì o nella personale nell’altra. Se siamo tutti d’accordo è allora evidente come le foto ai lavori debbano essere perfette perché spesso sono il biglietto da visita più importante che un artista può avere. E no, non basta la foto fatta con il cellulare, o meglio, non basta più. Ecco allora il problema: se non sono un fotografo e non posso permettermene uno come fare ad avere immagini decenti?.
È un problema che spesso molti artisti sottovalutano ma che dovrebbero affrontare con urgenza. A che serve un bel lavoro se poi non lo vede nessuno? Se non raggiunge tutto il pubblico che potenzialmente potrebbe avere? Se non riesce a trovare un canale economico e un riconoscimento ufficiale? Chiaro come non è una bella foto a fare un bel lavoro ma sicuramente una bella foto di un bel lavoro è meglio di una brutta foto.
Ad andare incontro agli artisti che vorrebbero migliorare la qualità dei loro scatti ci pensa un articolo pubblicato nella sezione Journal del sito di aste online Artspace. Nel pezzo vengono dati consigli e soluzioni ai problemi più comuni che un non fotografo si trova a dover affrontare con la macchina digitale in mano. Tutto comincia proprio dalla macchina che deve essere una DSLR ovvero non un apparecchio compatto e senza specchi ma una di quelle macchine più grandi e pesanti, insomma queste. E poi da qui l’articolo consiglia di scattare all’interno, dove la luce è più gestibile e regala omogeneità a lavori anche diversi, suggerisce anche di usare un tre piedi o un cavalletto per stabilizzare lo scatto. Non tralascia neanche una piccola guida al bilanciamento del bianco, che permette di mantenere un colore il più possibile simile al reale e offre consigli anche sull’esposizione e il tipo di luci da usare.
Ovvio come l’articolo non sia la bibbia e abbia delle lacune ma cominciare da qui e prenderci un po’ la mano di certo non può che migliorare, a fronte di qualche iniziale fallimento, la resa finale delle foto. E poi, diciamolo chiaramente, se non sono gli artisti a occuparsi di belle immagini chi ci salverà da questa bellezza banale?