Il vuoto intorno a Sandra

«Uno stile di disegno ma soprattutto una capacità di narrare davvero efficaci, capaci di affrontare con bravura, personalità, talento, tecnica e un pizzico di surrealismo tempi e personaggi quanto mai nostri, veri e quotidiani». Così Cristiano Fighera – autore di riferimento nel settore – nell’introduzione della graphic novel Il vuoto intorno a Sandra (Shockdom, 144 pagine, 12 euro) scritta e disegnata da Fabio Valentini, classe 1980. Una storia intensa, toccante e particolarmente vicina alle esistenze di tutti i teenager, capace di creare subito empatia e solidarietà con qualsiasi lettore (perlomeno, con quello dotato di un cuore).

Una graphic novel da far leggere nelle scuole. Già, perché questo volume a fumetti tratteggia il ritratto di Sandra, una ragazza tanto timida quanto impacciata e insicura («Sono un mostro. Bassa, grassa e insignificante. Sono brutta»). Allo stesso tempo, rispetto ad altre persone come lei – che cercherebbero amici e ambiti consoni al proprio carattere, nonché alla propria sensibilità e cultura – Sandra sceglie di entrare in un ambiente lontano anni luce dalla sua personalità. Un giro di amicizie dove per emergere bisogna apparire, per piacere occorre essere ”oggettivamente” perfetti («Sabina è così sveglia in situazioni del genere, forse dovrei provare ad essere come lei. Ma lei è molto bella, molto più sicura di me», riflette Sandra appoggiata al muro nell’angolo di una discoteca dove non vorrebbe essere). «Prova per una volta a divertirti, a fregartene del resto», la spronano le ”amiche”.

In più, la ragazza vive con una madre ansiosa («Sandra, ti sembra che tutto questo sia normale? Alzarsi dal letto a mezzogiorno, ma cosa ti passa per la testa?») e iperprotettiva, ai limiti della psicosi («Dovresti farmi leggere il tuo diario, sappi che lo faccio per il tuo bene e un giorno mi ringrazierai»). Ce n’è davvero troppo. Così Sandra contando soltanto sulle sue forze, cercherà di spezzare quelle catene emotive che la tengono legata, imprigionata in una vita di provincia monotona e grigia (in questo senso la scelta dei colori da parte dell’autore – che ha iniziato la sua carriera nel 2006, pubblicando numerose storie per la rivista Blue – non è casuale). «Il fumetto di Sandra nasce all’incirca quando avevo 20 anni, cioè 17 anni fa. Diversi anni dopo la ripresi in mano e la ridisegnai, cambiando alcune parti. Sette anni dopo la rifeci di nuovo, con un segno maturo e finalmente pubblicabile», spiega Valentini, che quindi entra nel dettaglio del personaggio: «Nella fragilità di Sandra c’è anche la mia, di fragilità, quella che avevo quando ero più giovane, quando frequentavo ambienti che non mi appartenevano. Solo attraverso il fumetto e le mie esperienze sono stato in grado di dare vita a questo personaggio e alla sua storia».

Info: www.shockdom.it

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