Il nuovo numero di Inside Art è appena arrivato in redazione. In attesa che sia distribuito nei bookshop di tutta Italia e acquistabile online, ve lo presentiamo. Si tratta di un’edizione speciale dedicata nella sua prima parte al nostro Talent Prize 2016, ai suoi protagonisti e alla mostra che si è svolta al Macro dal 15 al 30 ottobre. Si parte con una carrellata di immagini dell’evento, con un testo delle curatrici che ripercorre la rassegna e presenta le opere del vincitore, finalisti e premi speciali seguono poi una serie di approfondimenti sui partecipanti. Apre le interviste il vincitore, Matteo Nasini, raccontando l’opera che ha convinto la giuria e incantato il pubblico di questa edizione, Sparkling Matter, un’opera che unisce l’onirico e la tecnologia. Tra i finalisti, invece, Simona Andrioletti, scultrice che è riuscita a far arrivare l’Everest alla portata di tutti, riproducendo su una lastra di marmo di 300 chili le suggestioni di uno dei più grandi alpinisti al mondo, Silvio Mondinelli.
Con un’intervista, Klodian Deda spiega invece come ha trasformato una torre antica in un finto hotel, modificandone l’identità. Già di casa al Macro di via Nizza, Gli Impresari, in residenza al museo nel 2015, conversano sulla loro passione per il teatro e la scenografia, che li ha portati a realizzare In sua movenza è fermo, un’installazione che riproduce una macchina teatrale disegnata dal Bernini. Il lavoro di Silvia Mariotti conduce invece diritti negli inghiottitoi delle foibe, in cui alla bellezza della natura si affiancano tragici episodi del nostro passato comune. L’analisi di Elena Mazzi si incentra invece sulla comunicazione ai tempi della crisi economica e dei mutamenti ambientali, lavorando prevalentemente con azioni performative che coinvolgono il pubblico.
Al contrario, solo davanti allo spazio è Leonardo Petrucci, per il quale arte e scienza sono legate da un vincolo indissolubile. Marco Strappato è per il secondo anno consecutivo finalista del concorso e racconta come si è evoluta la sua ricerca nell’ambito delle trasformazioni tecnologiche degli ultimi anni, all’insegna della fusione tra elementi reali e virtuali. Chiude la sezione dedicata agli artisti, l’intervista a Marco Maria Zanin, che attraverso i suoi scatti, riporta indietro la memoria agli anni delle migrazioni italiane in Brasile.
Tra fotografia e installazione si districa il lavoro di Simona Luchian, premio speciale Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo che, prima di scattare costruisce un supporto per immagini che dopo sarà distrutto. Premiata dalla multunazionale Piccini Group, Lenia Georgiou parla dei suoi lavori partecipativi, caratterizzati da una forte dimensione sociale che la porta a riflettere sulle migrazioni della sua terra di origine, Cipro. Ultimo, ma non per importanza, Domenico Laterza, premio speciale Inside Art, i cui lavori scultorei, incentrati sulla pratica del ready made, ricontestualizzano oggetti di uso quotidiano, come flyer pubblicitari.
Ma il numero #108 non è solo Talent Prize, nel secondo sfoglio tante le interviste e gli approfondimenti su spazi e personaggi. A partire dal Face to Face con gli assessori alla cultura di Roma, Luca Bergamo e Milano, Filippo Del Corno, che raccontano i loro progetti per il 2017, tra grandi eventi e proposte per le città. Si prosegue con un focus sull’artista romano Marco Angelini, che a febbraio sarà protagonista di una mostra alla sede capitolina di Banca Fideuram. Una dimostrazione di come il rapporto tra privato e pubblico possa oggi essere un’importante chiave per la nostra cultura risiede nelle parole di Maite Bulgari, mecenate di origine spagnola, presidente dell’Associazione Mecenati della Galleria Borghese. Franco di Sarro, invece, AD della casa di produzione cinematografica Nexo Digital, racconta il successo di portare sul grande schermo le mostre d’arte. Dal cinema al buon cibo, segue nelle pagine, un approfondimento sull’attività del Margutta Veggy Food & Art, primo ristorante romano vegetariano che ha negli anni aperto le porte alle più disparate forme artistiche, grazie all’abilità dei suoi proprietari, i coniugi Vannini.
Un articolo firmato dall’editore di Inside Art, Guido Talarico, si concentra sul rapporto imprenditoria e arte, che ha dato vita a iniziative come quella realizzata da Tindar per Mazda. Chiude le pagine del nostro giornale un’intervista a Ramon Llinas I Via, artista spagnolo che con una mostra all’AdnKronos Museum ha confermato la sua volontà a «imparare stando lontani dalla propria terra».