Siamo abituati a considerare “esotici” luoghi lontani e quasi irraggiungibili, frutti dalle forme strane e divertenti, persone dai lineamenti diversi dai nostri, di certo non una città come Roma. Eppure agli occhi di chi la guarda dall’esterno e con maggior distacco, la Città Eterna deve sembrare quanto meno particolare. È l’effetto che ha su Allegra Hicks, torinese cittadina del mondo che ha inaugurato il 1 Dicembre la sua personale Per filo e per segno alla Giustini/Stagetti Galleria O. di Roma.
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Designer affermata a livello internazionale, Hicks ha accolto i suoi ospiti in una vera e propria galleria, due vani separati ma connessi da uno spazio in comune in cui si transita passando attraverso inaspettati cunicoli. Un’ambientazione adeguata a ricreare l’effetto di stupore che si ha passeggiando per la Capitale e imbattendosi all’improvviso in una delle infinite meraviglie architettoniche che essa offre. Nei due ambienti sono esposti le sue più recenti creazioni: nonostante i colori tenui e il poco contrasto con le mura chiare che fanno da sfondo, spiccano sulle pareti i grandi arazzi dedicati proprio a Roma, al suo essere sempre uguale a sé stessa ma comunque originale e disarmante in tutta la sua bellezza. Da una parte il maestoso Pantheon si erge in una piazza spaziosa e sgombra di turisti, dall’altra enormi pini marittimi sembrano oscillare cullati dal ponentino dei crepuscoli estivi. Due semplici immagini, due simboli che raccontano una città viva, immortale, fatta di vite intrecciate come le trame di cui si compongono, realizzate con l’utilizzo di seta e attraverso l’abile mano di un artigiano indiano. Una tecnica che viene da lontano per un prodotto che invece fa parte della nostra storia, della nostra tradizione e che i manufatti della Hicks simboleggiano e rievocano con modernità e un gusto delicato. Nella seconda stanza, l’atmosfera è meno onirica ma dal forte impatto visivo: la parete coperta da una composizione di motivi geometrici, floreali e astratti, testimonia lo spiccato estro creativo e la fantasia della Hicks nel disegno di tessuti e stampe. Le chiama “poesie per terra”, perché tappeti, cuscini, tovaglie grazie al suo stile si trasformano in un messaggio artistico anche appartenendo a un contesto così atipico per l’arte, meno sublime e più quotidiano. Un omaggio decorativo alla città che resterà a disposizione del pubblico fino al 16 Gennaio 2017 al civico 46/49 di via dell’Arancio, un piccolo vicolo a pochi passi da quella straordinaria cupola che troneggia silenziosa in mezzo al trambusto di uno dei luoghi più famosi e frequentati del mondo.
Giustini/Stagetti Galleria O. Roma, Via dell’Arancio 46/49
Fino al 16 Gennaio 2017, Info: giustinistagetti.com