Curata da Fabio Benincasa l’esposizione ospitata nella chiesa sconsacrata di San Francesco a Velletri dal 5 al 22 luglio e intitolata Pranzo domenicale del precipitare della dissoluzione vede la partecipazione di ben tre artisti. Angelo Colagrossi, Mauro Magni, autore di un libro appena uscito che racconta la sua installazione site specific Marte (Gaza) a Viterbo, e Vincenzo Pennacchi sono gli autori di un lavoro costruito insieme a sei mani, un assemblaggio fra opera pittorica e scultorea che nella forma ricorda un’ enorme mandorla. Legno, lamiera, specchio e tecnica mista su tela evocano un’agape proiettata sulla soglia di una sempre attesa ma ambigua manifestazione del sacro. Accanto al lavoro anche un’altra opera di Pennacchi, il labirinto sensoriale di E la nave va a cura di Gaia Conti, che si inaugura lo stesso giorno, il 5 luglio alle 18.30, e che alludendo a un necessario percorso iniziatico riporta la meditazione sul sacro e sul quotidiano al racconto mitico e all’infinita semiosi alchemica. Completano la mostra alcune opere pittoriche dei tre artisti che costituiscono un eccezionale corollario per la comprensione dei loro temi e percorsi.