Nel pomeriggio di ieri si è tenuta, tra i freddi tavoli di marmo dell’aula settoria della facoltà di Anatomia dell’università di Torino, la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2014 di Artissima. La direttrice Sarah Cosulich Canarutto, in piedi davanti a una lavagna con su scritte le informazioni essenziali della fiera, ha snocciolato dati, cifre e brevi aneddoti sulla manifestazione e sul progetto collaterale One Torino, di fronte a un nutrito gruppo di giornalisti e personalità, come avrebbe potuto fare, centocinquanta anni fa, Cesare Lombroso parlando alla sua platea di allievi anatomisti. Il luogo non consueto è stato scelto appositamente per aver fornito la prima fondamentale suggestione all’artista Maurizio Cattelan e alle due giovani curatrici Myriam Ben Salah e Marta Papini, che lo assistono nell’organizzazione del progetto One Torino, per l’ideazione della mostra speciale che si terrà dal 5 novembre all’11 gennaio nella sede del settecentesco palazzo Cavour, situato nel cuore del quadrilatero romano di Torino.
Cattelan, che ha accettato l’invito a curare il progetto per semplice gusto di sfida, è stato nel capoluogo piemontese più volte in tre mesi, visitando gran parte dei suoi tanti musei – tra cui il museo Lombroso, che ha sede proprio negli spazi della facoltà di Anatomia – e delle sue collezioni, anche le più bizzarre, raccogliendone oggetti, opere e testimonianze e dando vita a un’interazione fra essi e le opere, soprattutto pittoriche, di 37 artisti, il tutto distribuito su 1000 mq di superficie dell’abitazione torinese del Conte di Cavour. I dettagli della mostra, intitolata provocatoriamente Shit and Die, con riferimento alla storica opera One hundred live and die (1984) di Bruce Naumann, custodita alla Tate Moderna di Londra, è top secret, nella migliore tradizione dell’artista che gioca tutto, o quasi, sull’effetto sorpresa.
La struttura della fiera, che si terrà anche quest’anno all’Oval Lingotto, cambia poco rispetto agli anni precedenti, a parte per la creazione di una nuova sezione, intitolata Perf4m, interamente dedicata alla performance, che proporrà un programma di 16 lavori performativi, quattro al giorno, che verranno presentati in uno spazio dedicato all’interno della fiera. Per il resto parlano i numeri (194 gallerie suddivise in tre sezioni, di cui il 70% estere, da 33 Paesi diversi; 250.000 euro di acquisti già programmati dalla Fondazione Crt per le collezioni dei maggiori musei cittadini) e tracciano il profilo di una manifestazione interamente pubblica (l’unica nel suo genere) sempre più importante e che riesce a muoversi agilmente anche in un perdurante periodo di difficoltà economiche.
Info: www.artissima.it