Anche quest’anno è arrivato il momento di parlare del Monnalisa day a Firenze. Ritorna la seconda edizione, Anno primo, del progetto della Mon.day productions, nato da un’idea di Franco Bini con la direzione artistica della figlia Caterina, per festeggiare il compleanno di Monnalisa Gherardini detta Gioconda, proprio nel quartiere dove si dice sia nata. Alla base il desiderio di creare un incontro tra arte e spettacolo, artigianato, design, danza e ogni forma di creatività. Collettivi d’arte contemporanea e studiosi d’arte con le loro riflessioni sul Rinascimento, coinvolgendo antiquari, studenti e coordinatori della didattica, giovani intellettuali, scrittori, deejays, trend-setters, con alcuni dei migliori artisti e designers.
La piazzetta della Passera, trova una nuova identità, vola oltre il tempo e l’ordinario abbracciando creazioni realizzate per l’evento e dedicate alla musa di Leonardo. Le vetrine degli antiquari di via Maggio daranno spazio ai suoi artisti, via dei Serragli ospiterà manichini allestiti da designers e nell’ex convento delle Leopoldine, in piazza Tasso, si esibiranno collettivi d’arte contemporanea. Via Toscanella diventa il Museo ideale di Leonardo da Vinci, proponendo mostre, interventi teatrali e conversazioni tra studiosi d’arte, in piazza Santo Spirito ospiti d’onore writers e street art con dj set e gruppi live. Un programma intenso carico di iniziative come Il muro dell’Accademia, un’esposizione stabile delle Gioconde realizzate dagli studenti dell’Accademia delle belle arti Firenze a cura di Viola Roveda o La Gioconda torna a Firenze grazie alla diretta skype dal Louvre. In seguito, proiezione del montaggio Waltz di Monnalisa di Kasey McMacon il tutto direttamente sulle mura della piazza. A rappresentare la danza anche una dance performance itinerante, Hopperpop swing in flash mod, di Mauro Comparini, Patrizia Farsetti, Saverio Minunzio e Maila Bevitori mentre in Lecture, lo scrittore Matthew Licht, ci svela il segreto del sorriso della Gioconda e con Monnalisa wlaking vivremo una splendida celebrazione del quadro icona attraverso i luoghi più significativi della città.
Tra gli eventi da non perdere l’asta benefica dal tema Monna(G)ay. Molti artisti hanno realizzato e donato un’opera su biancheria come lenzuolo, asciugamano, canovaccio, fazzoletto, mutandomi, federa o tela non intelaiata, lavori da esporre, nelle piazze e nelle vie che comprendono la manifestazione. Il claim “Perchè i panni non si lavano solo in famiglia, ma anche in piazza”, è un chiaro invito ai tanti ragazzi gay, lesbo, trans, bisex a non vivere la propria sessualità come un problema. Un aiuto a non avere paura di essere discriminati così da vivere a pieno la propria vita, a testa alta, senza sentirsi soli. Un grande messaggio contro l’omofobia dilagante che porta molti gay a chiudersi in se stessi, all’autolesionismo e al suicidio. L’asta si svolgerà domenica 15 alla presenza di personaggi del mondo dell’arte e dello spettacolo, a condurre ed animare Diego Passoni di Radio Deejay. Il ricavato è interamente devoluto all’associazione toscana Ireos legata al sostegno delle persone Lgbt in difficoltà. Tra gli artisti che hanno aderito Alberto Lapenna, Ralph Hall, Andy Bluevertigo, Michele Musolino, Alessandra Tambone, Ros Lightbites, Gerry de Bastiano, Amleto Di Leo, Andrea Petreni de Contris, Antonella Bottacci, Antonio Curia, Asia Erminio, Caterina Bini, Christian Correnti, Cori Amenta, Cosimo Carola, Daniele Davitti, Daniele Fragale, Davide Bazzerla, Elena Amen, Enea Dettori, Fabio Fileccia, Federica Grattapaglia, First Love Yourself, Floriana Cantarelli, Francesca Lotti, Franco Bini, Gianluca Gori, Gruppo fu*turista Iucu, Holly Heuser, Lucio Antonucci, Marco e Clinton Querci, Marco Fallani Klee, Msgm Massimo Giorgetti, Riccardo Slavik, Stefano Moro Van Vyk, Thomas De Falco, Uros Mihic, Giovanna Bianco, Chris Jezus. Un evento dove è la città ad essere la protagonista per una comune crescita culturale oltre l’indifferenza e l’ignoranza.
Dal 13 al 15 giugno, Firenze, varie sedi