Inaugura oggi, 5 giugno, la mostra Ilha de São Jorge curata da Beyond entropy Africa. L’isola di San Giorgio Maggiore si trasforma virtualmente in un’isola extraterritoriale attraverso la proiezione di video realizzati da Suleimane Biai+Filipa César, Filipe Branquinho+Tiago Correia-Paulo+Rui Terneiro, Monica de Miranda, Irineu Destourelles, Kiluanji Kia Henda, Kwame Sousa+René Tavares. Una serie di cortometraggi che documentano la modernità assorbita nelle cinque Repubbliche africane di lingua portoghese: Angola, Capo Verde, Guinea-Bissau, Mozambico, São Tomé e Príncipe. La mostra pone una riflessione su come la modernità sia stata concepita, sviluppata, assorbita e respinta in questi paesi, per restituire un esempio in grado di aprire possibili prospettive sullo sviluppo urbano e architettonico in questi territori. Anche se geograficamente distanti, questi paesi condividono un patrimonio comune, dato dall’eredità post-coloniale, pur con le loro differenze collegate al territorio, alla cultura e alle tradizioni. Fino al 6 luglio, un’inedita riflessione sull’architettura che non solo evidenzia gli elementi comuni con il Portogallo ma sottolinea le connessioni interne alle cinque ex colonie, contribuendo allo sviluppo di un discorso sul moderno.