Inaugura oggi, 28 aprile, nello spazio romano della galleria-libreria Il museo del Louvre, la mostra personale di Fulvia Cardella. Piccolissimi gusci di porcellana traslucida sottili come un foglio di carta fluttuano nello spazio, sospesi su fasci di fili che vanno da parete a parete. Una sorta di ragnatela che avvolge tutto lo spazio della galleria. Numerosi sono i riferimenti filosofici tra cui un’estenuante ricerca sul vuoto che spinge l’artista a lavorare sulla materia e ad assottigliarla fino a renderla quasi invisibile per diventare un mero contorno. Sottrazione e polverizzazione tese a plasmare sottilissime membrane concave grazie a un incessante sfregamento. Un lavoro, quello della Cardella, che agisce anche sulla dimensione temporale: i negativi su lastra di vetro nel formato 9×6, scattati con una vecchia box-camera degli anni Quaranta, raffiguranti ognuno degli oggetti di porcellana, sono numerati e archiviati per data e ora, e ripetuti più volte. La mostra è aperta fino al 12 maggio.