Il 19 marzo la galleria romana Z2o è pronta a inaugurare la prima mostra personale di Abel Herrero. Per l’occasione l’artista cubano ha preparato dei lavori inediti costituendo una sorta di dialogo tra bidimensionalità e tridimensionalità. In una pittura fatta di astrazione e figurazione, Herrero inserisce fenomeni fisici e atmosferici all’interno di un comune contesto cittadino. Nelle tele esposte a Roma salta all’occhio l’economia nell’uso della materia e nel processo pittorico come gesto di grande umiltà in contrasto con l’intensa esuberanza della natura. Insieme ai dipinti sono presenti i Vasi comunicanti, elementi con cui l’artista, servendosi della proprietà fisica del marmo di contenere e propagare frequenze immateriali, cerca un contatto tra realtà fisica e metafisica. In occasione della mostra che termina il 3 maggio, è in preparazione una pubblicazione di tutti i lavori di Herrero con testo storico critico di Bruno Corà. un intervento di Marco Vallora e una conversazione dell’artista con il filosofo Emanuele Severino.