C’è una un’area archeologia in Cambogia che vive di contrasti è Angkor Wat. La zona è un tempio voluto da Suryavarman II (1113-1150) e la costruzione è impostata rigidamente su un quadrato di base. Il tempio non ha mai smesso di essere considerato zona sacra tanto che ancora oggi è meta di pellegrinaggi per i buddisti Theravada. La monumentale e immobile costruzione in pietra crea un vivo contrasto con i turisti che quotidianamente visitano il tempio. È su questa antitesi che l’ungherese Antal Gabelics ha sviluppato l’idea del suo video, Angkor Mandala Sequence. Il lavoro consiste nella riproduzione di vari scatti fotografici dedicati alla zona, scatti montani come a imitare un caleidoscopio dove la fissità di Angkor Wat contrasta con il repentino muoversi dei visitatori. Nel corto le forme sembrano avere vita propria nascono, si evolvono e si riproducono in una esplosione di colori e linee.